PierGió artista moderno di poliedrica vocazione creativa

Pierluigi Di Michele alias PierGió è un artista che rifiuta stereotipi e schematismi estetici costrittivi e forzati, per lasciare spazio alla fantasia creativa disinibita e alla curiosità di sperimentare soluzioni inedite e inusuali. Traduce in pittura una sensibilità acuta e intuitiva. Il codice narrativo personale è vivace ed eclettico, mai scontato né banale. Le composizioni si animano e si materializzano tramite una profusione di forme e colori, che acquistano una propria identità inconfondibile. Nelle rappresentazioni visionarie di impronta irreale, fantastica e immaginaria emerge l’Io profondo e introspettivo dell’artista. La commistione cromatica della materia diventa veicolo di comunicazione visiva e delle emozioni della sfera inconscia. Le fantasiose composizioni sono lo specchio del moto dell’anima, che oscilla tra pennellate vivaci e corpose e tocchi sottili ed eleganti, alla ricerca della dimensione dinamica di un cosmo interiore e spirituale. Lo stile pittorico ha una compenetrazione semantica di un linguaggio visivo-percettivo e un virtuosismo informale, che arricchiscono e integrano le componenti consentendo allo spettatore di calarsi dentro e farsi trasportare, intraprendendo un avvincente percorso di proiezione immaginaria, che riserva sempre esiti sorprendenti e inaspettati.

La dottoressa Elena Gollini, spiegando l’essenza sostanziale della sua arte ha dichiarato: “Le opere di PierGió rappresentano una dimensione di realtà che attraverso la fantasia e l’immaginario ne crea una nuova, piena di significati simbolici. La sua arte concepita in chiave fantastica e irreale si avvicina alla visione onirica. Osservando le opere sorge spontaneo porgersi il quesito se sia più reale la realtà o il sogno, la fantasia che facciamo sulla realtà. Le visioni proposte rimandano all’Io interiore di PierGió e a una formula di concezione intimista del fare arte. La sfera emozionale è guidata da una precisione descrittiva, che non è mai fine a se stessa, né è mai concepita come puro esercizio di perizia estetica, ma richiama altro e fa riferimento ad una serie di contenuti allusivi sottesi, da carpire e interpretare. È un’arte che si manifesta come evoluzione esistenziale psicologica, offrendo spunti di pensieri e riflessioni. PierGió ha un’idea di arte panica nella quale si mescolano e si fondono insieme spirito e materia. L’aspetto irreale distintivo non esclude il rimando alla realtà nella sua concretezza di tangibile visibilità e sollecita un attento e accurato scandaglio analitico intellettuale. Il tratto segnico e i valori cromatici sono sempre in equilibrio e il disegno è sempre preciso e puntuale nella tecnica esecutiva, rispettando i canoni formali dell’impianto scenico. Nella magia dei sentimenti e delle risonanze spirituali, trovano piena esternazione l’appassionata attitudine creativa e l’accorata vocazione espressiva. PierGió si mantiene in linea con i canoni di un’arte accattivante, che attinge dal mondo circostante e lo rivisita in una dimensione sui generis di forte attrattiva e immediato coinvolgimento per lo spettatore“.

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