ALESSANDRO BASSANI

Biografia di Alessandro Bassani

Nasco a Roma il 17 aprile 1975. Figlio di genitori fotografi, fin da piccolo sono cresciuto in un laboratorio fotografico. Finiti i compiti, subito in camera oscura, ricordo l’odore indelebile degli acidi e la luce dell’ingranditore, era il mio cinema personale, vedevo scorrere le vite delle persone con stupore. Da adolescente, ho imparato dai miei genitori, prima le tecniche di sviluppo e stampa ed ho iniziato a tenere il flash. Poi a 16 anni i primi matrimoni.  La schematicità del matrimonio, non lasciava spazio alla fantasia e così ho deciso di raffinare la tecnica fotografica.

  • 2000 – Conseguo presso L’Università di Roma Tor Vergata per l’anno accademico 1999/2000, presso il MIFAV (Museo dell’Immagine Fotografica e delle Arti Visuali), in collaborazione con l’Unione Industriali-Confindustria la seconda edizione del Corso di Perfezionamento-Master e del Corso di formazione in “Linguaggi fotografici”. Ero pieno di euforia, mi sentivo un grande artista ma, la vita riserva sempre qualche sorpresa, così, ho messo da parte tutte le velleità di artista ed ho iniziato ad occuparmi di altro.
  • 2005 – I telefoni portatili iniziano ad avere delle discrete performance fotografiche e così inizio a scattare e scattare e ancora scattare, tutto qualunque cosa vedo, non importa il soggetto non importa la qualità, nulla esiste oltre me e quel telefono, niente schemi.
  • 2018 – Con lo sviluppo dei telefoni divenuti Smart, è notevolmente migliorata anche la qualità dell’immagine, così con la giusta tecnica e con l’utilizzo manuale come se in mano avessi un Hasselblad, ho deciso di aprire un account Instagram (sostenuto da poche persone) poiché mi permette di comunicare ciò che faccio senza essere necessariamente etichettato o giudicato.
    Lo dico chiaramente è li sotto la mia foto, il mio autoritratto: “I’m a photographer that shoot images only using smartphones. I explore all styles, from the simplest to the abstract and extreme processing”. – “Sono un fotografo che scatta immagini solo utilizzando smartphone. Esploro tutti gli stili, dal più semplice all’astratto fino ad arrivare all’elaborazione estrema”.
  • 2019 – Partecipo alla Prima edizione della collettiva NUMEN ART PRIZE dal 25 gennaio al 2 febbraio, con 4 foto su pannello in forex 40×60; Red Door, Red Window, Green Window e Blue Door, Serie dedicata a Mykonos dove sono state scattate.
  • 2019 – Partecipo alla Contemporary VOL.3 (IN LOVE) dal 7 febbraio al 20 febbraio; con un breve video Life is Love.

 

LEGGI LA RECENSIONE CRITICA A CURA DELLA DOTT.SSA ELENA GOLLINI

 

CONTATTI

 

INTERVISTA AL FOTOGRAFO – a cura di Elena Gollini

D: Come definiresti il tuo stile espressivo usando 3 parole chiave e motivandole?
R: Analitico, Istintivo, Sperimentale.
Nascendo in un laboratorio fotografico, il mio approccio è inizialmente Analitico, accademico. Sono un perfezionista che immagina la foto finita, stampata sul supporto, seguendo la regola dei terzi, la figura Aurea con un pensiero già alla paura di commettere errori. Però il bisogno di superare le regole, è troppo forte in me, allora trovano ampio spazio foto che esprimono caratteri di movimento energico e visionario. Qui la paura di commettere errori è affiancata all’incapacità di espressione ed a quella di non lasciare il segno. Alla fine prevale l’aspetto sperimentale, per questo uso lo Smartphone. Fare una buona foto che sia bianco e nero, che sia un ritratto, Street art, Astratto o concettuale, oggi con una Reflex è oggettivamente alla portata di chiunque, ma si può definire Arte? Con uno smartphone in mano spezzo il rigore accademico, do libero sfogo all’istinto in sostanza attraverso la sperimentazione unisco Analisi ed istinto.

D: Come stai improntando il tuo percorso artistico e quali progetti hai per il 2019?
R: Per il 2019, sto cercando di emergere come Artista. Ho avuto modo di confrontarmi, in questo ultimo periodo, con moltissimi artisti, fotografi scultori, pittori ed oggettivamente quando chiedo loro consigli, mi dicono esponi, fatti un curriculum, crea delle storie o un portfolio dove si veda il tuo percorso artistico. Parteciperò al maggior numero di esposizioni possibili. Vorrei anche trovare una valutazione per ciò che faccio, anche perché per me non è facile attribuire un valore economico ad una parte di me.

D: Come valuti allo stato attuale il multiforme comparto della fotografia artistica d’autore?
R: Multiforme è l’aggettivo più adatto, per definire questo periodo storico, che attraversa la fotografia. Credo che emergere in un settore così saturo, dove con una reflex è Photoshop si fanno miracoli, sia molto difficile. Quindi rivolgere lo sguardo al significato a ciò che si può trasmettere al di là del significante, sia la missione, il dovere di un fotografo contemporaneo. Ho iniziato ad alterare alcune foto con tecniche digitali, proprio per evidenziare l’importanza del significato. Un paesaggio è facile da rappresentare, l’io no. Oggi in una società che ha superato il consumismo, dove tutto è istantaneo, esiste il tempo necessario per morire nell’oblio; le foto d’autore sono rare, spesso passano inosservate. Oggi la foto d’autore è quella venduta al prezzo più alto, quella imposta dal comportamento bizzarro dell’autore, del resto dopo il Pop l’arte è cambiata.

 

PHOTOGALLERY

Tutte le foto sono scattate con smartphone in manuale e, se elaborate, usando solo App reperibili sullo Store Android. Non c’è l’uso del Personal Computer.

© Tutte le fotografie sono di proprietà di Alessandro Bassani.

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