EMANUELA CORBELLINI

Biografia – Emanuela Corbellini, nata a Lodi – famiglia tradizionale lodigiana – attualmente vive e lavora dividendosi tra Lodi e Milano.

L’attività iniziale è stata quella del decoro su porcellana e ceramica (con modellazione di forme tradizionali e innovative). Dopo un lungo e intenso tirocinio in ambito strettamente personale e privato, a partire dalla metà degli anni Novanta, si è avvicinata al mondo delle esposizioni d’arte. Successivamente ha sviluppato e intensificato l’attività di pittura, prevalentemente astratta, con sottofondo e trasparenze di figure reali, acrilici e mescolanze di colori di personale creazione, alle volte completata e arricchita da elementi materici, argilla modellata e da materiali vegetali. Con la fusione di elementi disparati, celebra la gioia e la bellezza della natura.

Ha partecipato a mostre in Italia e all’estero, ricevendo numerosi premi nazionali e internazionali. Tra le menzioni, si citano le seguenti:

2016- Mostra di Arte Contemporanea “Magna Grecia in Art” presso il Castello di Corigliano Calabro: Menzione d’onore per l’innovazione e la sperimentazione dell’espressione contemporanea.
2016- Expo Internazionale di Arti Visive “In mostra con Dalì” presso il Castello dei Da Peraga a Vigonza: Attestato di Merito Ad Honorem in Art.
2017- Visual Art’s Great Trophy “Golden Eagle 2017” II Edizione: Diploma d’onore.
2017- Mostra Internazionale di Art Contemporanea “Spoleto Arte” a Spoleto: Premio “Spoleto Arte”.
2017- Premio Internazionale “Arte Milano” a Milano: I° Premio Sezione Pittura, Miglior Paesaggio.

 

PHOTOGALLERY (Opere in vendita)

L'ALBERO MI FA PENSARE A UN'ANIMA SAGGIA, CHE ATTINGE FORZA E VITALITA' DA UNA PRIMAVERA DI GIOVENTU'

Immagine 1 di 17

2017, tecnica mista, 50x35cm

Testo critico di Elena Gollini:

“Un’attenta e approfondita osservazione delle opere di Emanuela Corbellini, ci mette davanti a porte socchiuse, a immagini altamente comunicative a livello metaforico e allusivo. Le sue “porte artistiche” sono come passaggi virtuali verso le emozioni, accessi all’inconscio e alla sfera introspettiva più intima e restano socchiuse proprio per consentire all’osservatore, nel suo mondo interiore e nel moto dell’anima, di scoprire e scandagliare significati e messaggi non ancora del tutto rivelati. La formula espressiva, è intensa, nel tratto segnico e nella declinazione cromatica e delinea l’articolata complessità emotiva dell’autrice, che lascia intravedere, oltre che l’artista, matura completa nella formazione, anche la donna, nel suo tratto femminile esclusivo e distintivo di virtuosa grazia. La Corbellini è una comunicatrice diretta e sensibile, che lascia tracce da cogliere e recepire e mantiene volutamente la “porta socchiusa”, permettendo di “spiare” ed entrare nella sua dimensione e nel suo mondo e al contempo di intravedere il nostro attraverso le sue opere, in una condivisione e commistione ad intreccio. 

La sua arte va “assaporata e gustata” mediante un’interpretazione intimista, che richiede un sentire al di là degli schemi, estraniandosi dall’immagine visiva fornita dal primo impatto ed entrando in una prospettiva analitica sensoriale, percettiva e intuitiva. Le composizioni conservano i fondamenti filtrati dalla tradizione e al tempo stesso li rinnovano e li modulano, con un vivace accento personalizzato di modernità, cogliendo nel Naturalismo lo spirito dell’essenza e l’anelito vitale della sostanza e traslandolo dentro lo scenario narrativo con abile e sapiente maestria. Bilancia e proporziona ogni dettaglio strutturale e definisce lo spazio, dosando ogni dettaglio con cura. È una perfezionista dell’eleganza e della compostezza pulita, dell’ordine essenziale, senza inutili orpelli e ridondanze. 

Non pronuncia e non solleva sterili e macchinose “sentenze giudicanti”, non grida a gran voce, ma sussurra con delicata poesia visionaria, invitando ad entrare dentro le opere a piccoli passi, a varcare piano piano la soglia e ad avanzare gradualmente, per cercare percorsi di luce e di energia. È portavoce di linguaggi positivi, inno alla gioia di vivere, al benessere mentale e alla consapevolezza di essere ed esistere nel “qui ed ora”. È artista per vocazione pura e non per speculazione costruita. È guidata da ispirazione autentica e non da forzatura creativa imposta. Sente l’arte come liberazione spirituale e morale, come compendio esistenziale, come simbolica “cerniera” di apertura tra la materia, che ci costituisce e lo spirito che ci permea. La sua dialettica e’ accattivante e mai eccessiva, colta e mai banale, intelligente e mai scontata, scevra da illusioni, ambiguità e ipocrisie, ricca di afflato e di trasporto sincero e incontaminato”.

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