FABIO SPAGNESI

Biografia di Fabio Spagnesi

Spagnesi Fabio nasce a Firenze nel 1974. Vive e lavora a Campi Bisenzio dove ha iniziato a disegnare e
dipingere da autodidatta. Nel 2002 e nel 2003 partecipa al Premio Italia per le Arti Visive con opere
pittoriche figurative e viene segnalato dalla rivista “Eco d’Arte Moderna”.
Nel 2005 inizia a lavorare con le resine e il cemento ed in breve tempo diventano i veicoli della sua
nuova produzione artistica che trova nella plasticità materica la sua dimensione più vera.
Nel 2009 decora con quadri di grandi dimensioni, le sale di una nota azienda privata; nel 2010
partecipa a “Sustance Ability” mostra collettiva sulla sostenibilità del pianeta; nel 2011, 2012 e 2013
partecipa a varie mostre collettive in aziende private; nel 2015 tiene la sua prima personale dal titolo
“Rosso assoluto” all’Enoteca Luce a Firenze e partecipa alla collettiva Neuron Art “Le vie della
dissoluzione” curata dal critico d’arte Andrea Domenico Taricco presso la galleria Rinascenza
contemporanea di Pescara; nel 2015/2016 espone la seconda personale dal titolo “Materia Mistica”
presso l’Hotel Cellai di Firenze; nel 2017/2018 espone in una collettiva nel Pop Lab 44 33 a Prato.

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Una riflessione sul concetto di ispirazione creativa ?
R: Io sono un artigiano e credo nel fare. La mia ispirazione nasce da un’immagine, da un pensiero,
ma non è mai completa. Comincio a lavorare e mentre vado avanti riesco a completare
e arricchire lo spunto iniziale; molto spesso però lavoro e dopo ho l’ispirazione.

D: Come coniughi queste due parole chiave del tuo concetto di fare arte: ragione e sentimento;
R: Domanda complicata… Ho sempre pensato che il giudizio degli altri non fosse importante,
il sentimento o l’istinto iniziale sono condizionati poi dalla ragione, dall’essere accettati… è difficile dire “creo solo per me” è l’antitesi dell’arte che è comunicazione, quindi coniugare questi due concetti è molto complesso.

D: Come stai portando avanti il tuo percorso artistico in questo anno?
R: Io credo in un’arte che racchiude il concetto di bellezza in generale: non riesco a pensare
ad un quadro o ad una scultura senza pensarle in uno spazio altrettanto curato. Quest’anno
sto lavorando molto su mobili, oggetti che abbiano un dialogo con le mie opere “d’arte”,
virgolettato perché le ritengo degli oggetti di artigianato molto decorativi. Io più che
un’artista mi definisco un Decoratore.

 

MATERIA

L’opera di Spagnesi radicalizza i vettori plastici, materializzandoli in superfici scultoree in cui entrano in contrasto gli archetipi. La lotta del bene e del male, del giusto e dello sbagliato, del piacevole e dello
spiacevole rappresentano il conflitto interiore e la ribellione dell’anima verso il preordine naturale. La materia in altri termini smette improvvisamente di essere tale e mostra finalmente l’aspetto mistico,
trascendentale, nirvanico.

Andrea Domenico Taricco

 

LA MATERIA COME PUNTO DI PARTENZA, COME CRESCITA, ESPERIMENTO, UN CONTINUO MUTARE DI SENSAZIONI E TRASPARENZE.
LA MATERIA COME CONCLUSIONE, LO SPAZIO COME PROFONDITÀ, LA LUCE COME SORGENTE DI VITA.
LA MATERIA COME SPAZIO CREATIVO, COME RICERCA INTERIORE DI SUGGESTIONI E COLORI.

 

PHOTOGALLERY

 

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