PAOLA RUZZINI

Biografia di Paola Ruzzini

Nasce a Sassari il 23 Ottobre del 1986 in Sardegna spesso musa dei racconti e delle poesie. Ispirata ai luoghi, alla natura selvaggia, alle innumerevoli coste che, mutano il volto ogni primavera scompigliate dal vento e dalle onde invernali, incantata dai pescatori e pastori che ancora vagano per l’isola, Paola Ruzzini trova proprio nella sua terra fin da piccola l’ispirazione nello scrivere, colorando i suoi libri di intenso blu e di personaggi d’altri tempi. Se la natura fa da scenografia alla narrativa, sicuramente gli studi classici ne influenzano la poetica in particolare dei primi anni. Inizia a scriver sin da piccola, già all’età di 16 anni poteva contare una cinquantina di poesie, di un racconto breve “Rinchiusa tra quattro mura” ed una favola per bambini “Mimì” che non ebbero molto successo nei primi concorsi scolastici. Abbandonata la scrittura e vissuta momentaneamente come passatempo, la nostra autrice si dedica agli studi umanistici universitari appuntando qua e la idee e schizzi d’ ispirazione ma abbandonandone le bozze tra cui l’inizio del racconto “Un vecchio qualsiasi” che verrà successivamente rivisto, corretto ed ultimato. Sarà un altra isola a risvegliare nell’autrice la necessità di scrivere. Durante sei mesi a Malta in cui l’autrice si reca per svolgere un tirocinio formativo, forse le nuove coste o la lontananza da casa risvegliano la voglia di scrivere. Si vedranno così alla luce la versione ultima di “Un vecchio qualsiasi” un racconto d’amore del tutto ambientato tra porti e marinai “Profumo” e di un altra decina di poesie. Infine sarà nel 2015 l’incontro con la regista esordiente Beatriz Moya che segnerà la svolta definitiva. L’incontro con l’artista madrilena convince la nostra autrice delle sue doti, della necessità venale di fare scrittura e di affrontarla in maniera più seria e pubblica . La registra invitandola ad una collaborazione nella creazione di alcuni cortometraggi tra cui “Todos Somos Eternos” come autrice della voce narrante in italiano e poi in spagnolo, apre le porte del mondo dell’arte a cui Paola decide di dedicarsi interamente. Nel 2016 verrà esteso, in collaborazione al cortometraggio ed ispirato dalle storie reali delle due autrici, “Al di là del Mare” con l’intenzione e la volontà di pubblicarlo. Sempre nello stesso anno, stavolta dalle coste di un altra isola Las Palma in Gran Canaria, nasce anche “Rughe” una raccolta di racconti tutti dedicati a personaggi anziani tra cui trova finalmente collocazione “Un vecchio qualsiasi”.

 

CONTATTI

 

 

“AL DI LA’ DEL MARE”

E’ una storia completamente al femminile: vissuta, pensata e scritta da donne per donne e consigliata agli uomini. E’ la storia di una ragazza come tante altre la cui vita ha messo inaspettati ed altissimi ostacoli e freni da superare ma, come tutte le donne, un energia, una forza nascosta a cui aggrapparsi è già nell’aria. Sofia è una ragazza vicino ai trent’anni che tenta di risollevarsi da anni duri ma, proprio quando tutto sembra cominciare un altra volta ed andare per il verso giusto, ecco l’incubo più temuto dall’essere umano ripresentare il suo volto. Le viene diagnosticato un nodulo al seno, che per fortuna operato in tempo non avrebbe creato grossi problemi se non un affiorare di dubbi, vecchi dolori, insicurezze. La Notizia, quel grande spavento, quel rivivere situazioni, spazi e tempi già vissuti con la madre battuta dalla malattia dopo dieci lunghi anni, tutto questo cambia il mondo di Sofia che, tutto ad un tratto, si sente nulla di fronte al destino ed in balia dell’ universo che sembra correre veloce e che pare proprio intenzionato a non aspettarla più. Tutto si mischia per la nostra protagonista: obbiettivi, progetti, senso della vita in un vortice di emozioni difficili da catalizzare. Sofia perde la bussola, se stessa, i sogni, gli obbiettivi di una vita che per fortuna ancora ha ma che pare non riesca più a vivere, esistendo le giornate in aspettativa della prossima brutta notizia. La nostra però non è una storia di malattia, di disperazione bensì di rinascita, una racconto che esplode di energia quella stessa che, per quanto si nasconda, fa parte di ogni donna. Le paure, le preoccupazioni abbandonano subito il lettore che insieme alla protagonista ne vivrà invece la ripresa in un crescere di energia positiva pagina dopo pagina. Sarà l’incontro inaspettato con una vecchia conoscenza ad infondere nuova energia alla nostra protagonista: all’improvviso Bea una vecchia fiamma rispunta dal passato. La ragazza spagnola si svelerà pura forza risvegliando in Sofia antichi ricordi, sensazioni, passioni, sogni e si aprirà per lei una nuova vita. Con un stile attento al particolare e ritmato da sensualità, intrigo, amore e poesia si acclama la forza intrinseca e infinita del genere femminile che unendosi si rivela ancora una volta capace di sorpassare qualsiasi ostacolo , di vincere la malattia e tutta l’agitazione interiore che ne provoca. Tratto da una storia vera ed in collaborazione al cortometraggio della esordiente regista Beatriz Moya “Todos Somos Eternos ” nasce dalla vita e dell’esperienze dirette delle due autrici “Al di Là nel Mare”.

 

INTERVISTA ALL’AUTRICE – a cura di Elena Gollini

D: Come ti qualifichi nello stile espressivo ?

cuore esta

R: Qualificarsi è sicuramente un impresa ardua per differenti motivi. Innanzitutto per farlo è necessaria una piena consapevolezza di se stessi e questa per fortuna arriva alla fine della storia; in più etichettarmi o rinchiudere me stessa all’interno di un insieme similmente ad un esercizio di aritmetica, mi ha sempre fatto storcere il naso quasi quanto la matematica stessa. Un tic che credo possa essere oltremodo un riflesso autonomo ed incontrollabile dovuto a banali principi di anti omologazione, residui adolescenziali di guerra identitaria tra l’Io e la società, ma: ora siamo grandi. Sono sicuramente una scrittrice contemporanea influenzata dagli studi classici di cui amo in particolare la passionalità e modernità di Catullo, la immensa poetica di Saffo e l’originalità e sensibilità più recente della maestra Alda Merini. Nasco quindi scrittrice di poesie le prime sicuramente più auliche e attente a metrica e stile, le ultime più brevi e povere fino a diventare pensieri che spesso aprono o fanno parte della mia narrativa. Amo i racconti brevi prima come lettrice, poi come autore perché permettono di spiare in maniera rapida ed esaustiva la vita dei personaggi senza scoprirne troppo e lasciandone i segreti nascosti tra le righe . Mi piace utilizzare uno stile diretto ed ironico con degli spunti leggermente giornalistici, figlia un po’ della letteratura americana firmata Wallace & company ma: innamorata di quella classica mi piace sporcare la prosa con la poesia grazie alla quale do colore ai miei libri. Mi soffermo sulla descrizione dei sentimenti e stati d’animo dilungandomi finché non li sento vibrare nelle lettere e circolarmi violentemente nelle vene ed incerta su un errore lo lascio vivere se mi convince. Mi piace trattenermi sulla psicologia dei personaggi, ne sviluppo pensieri e riflessioni ignorando quasi totalmente le caratteristiche fisiche. Influenzata dagli studi filosofici ho sempre un occhio attento sulla società, sui comportamenti umani e lascio spesso spazio ai miei personaggi di intrattenersi col lettore ragionamenti apparentemente sempliciotti di stampo socioantropologico, utili per costringere i due ad un confronto più profondo. Amo sorprendere il lettore con cambi di stile e per quanto scelga quasi sempre una scenografia leggera, poetica e romantica mi diverte provocarlo, sorprenderlo con temi moderni, volgarismi ed excursus personali da brava fan di Bukowski. Scrivo attingendo dalla vita di tutti i giorni mischiandola e camuffandola con la fantasia. Chiunque può essere rapito dal reale e gettato all’improvviso tra le righe delle mie pagine: un passante, un coinquilino, uno sconosciuto all’aeroporto, il signore seduto al mio fianco ora che, aspettante il turno alle poste, inconsapevole mi fa compagnia. Mi diverte intrecciare i personaggi, scambiarne visi, corpi e caratteri: li smonto e ricostruisco partendo degli occhi, mani , espressioni reali e affidandoli pensieri, sentimenti, esperienze rubate e appartenenti ad altri. Riscrivo le persone, ne immagino il passato, il futuro e ne invento il presente: salvo vite spesso cambiandone il finale e regalando una seconda possibilità anche a chi legge. Ad oggi sono queste le caratteristiche principe della mia scrittura, a breve spero di essere contaminata da ulteriori differenti, per questo mi aggiro tra gli scritti altrui senza precauzioni.

D: Quali progetti creativi stai mettendo in atto per il 2018?
R: Proprio in questi giorni sto lavorando alle ultimissime correzioni e accorgimenti di “Profumo ” un racconto che dovrebbe uscire a breve. Si tratta di una storia d’amore tra una ragazza ed un ragazzo sotto i trent’anni ambientata nei nostri anni. Lei tipica studentessa universitaria alla fine della sua carriera affossata dall’enigma del mondo del lavoro e dal futuro; lui un marinaio, un ragazzo dallo spirito avventuriero e sicuramente alienato dalla società moderna amante del mare e della vita semplice. I due vivranno una storia d’amore tra i porti a ritmo delle barche ciondolanti, dei signori puzzanti pesce e della borghesia cittadina in giacca e cravatta. Un racconto portato avanti da entrambi i protagonisti che ne sono i due narratori principali. Ricco di personaggi d’altri tempi che vivono incuranti della modernità
contrapposti a personalità al passo coi tempi quindi tipicamente confuse e consone alla contemporaneità: sarà lo scontro incontro tra questi due mondi a dar voce alle azioni, pensieri, paure dei due protagonisti rispecchiando la insolubile dicotomia sociale tra antico e nuovo. Chissà poi se sarà possibile vivere questa grande passione nata dalla diversità ed incompatibilità. Intanto che aspettiamo di scoprire se la storia tra i protagonisti di “Profumo” sarà a lieto fine o meno prosegue sempre il mio lavoro poetico primo indimenticabile grande amore e continua la mia attività sui social in cui condivido pensieri, aforismi, piccoli articoli tramite i quali i posso mantenere un quotidiano dialogo con la scrittura e con i miei lettori. Nella vita tridimensionale sto collaborando con alcuni artisti ( al momento una fotografa, una tatuatrice ed un chitarrista ) nel tentativo di organizzare una mostra-presentazione itinerante correlata e collegata delle nostre creazioni artistiche. Questo progetto dovrebbe trovare luce già nei prossimi mesi estivi.

D: Hai un particolare sogno nel cassetto che vorresti realizzare nel tuo percorso di scrittura ?
R: Mi piacerebbe poter dedicare più tempo alla scrittura dandole il giusto spazio che merita e che da sempre mi sollecita urlante. L’utopia sarebbe quella di svegliarmi la mattina e con una tazza fumante tra le mani e profumante caffè accendere la mia pagina bianca e scarabocchiarla con parole che spesso bussano ma che rimangono ore in attesa aspettando il loro turno. Mi piacerebbe poter dedicare l’attenzione giusta ad ogni pensiero e non appuntarlo veloce ed insicuro tra un check-in e l’altro, in fila alle poste, durante una notte insonne o in ogni rimasuglio di tempo libero. Per questo al di là della carta ( amore insostituibile ) ho iniziato a dedicarmi alla scrittura digitale aprendo una pagina Facebook ed Instagram in cui poter esprimermi quotidianamente ed avere una possibilità di confronto con colleghi e lettori. Mi piace molto collaborare con altri artisti e di vario genere per trovare spunti originali e poter lavorare in parallelo dando della stessa storia più visioni e tecniche espressive differenti. Nel mio piccolo mondo fatto di artisti nascenti e scapestrati lontani dai grandi centri culturali italiani cerchiamo di mantenerci vivi a vicenda cucendo insieme idee e possibilità. Per questo sono sempre aperta e adoro le collaborazioni artistiche fonte di spunti ed ispirazione. Sognando in grande non solo mi piacerebbe pubblicare per buone case editrici ed aumentare il mio pubblico ma sarei entusiasta di lavorare per commissione. Sono un amante della ricerca, della saggistica romanzata e dell’avventura per cui trovo stimolante qualsiasi sfida: in particolare sviluppare argomenti e temi suggeriti dall’esterno e non per forza propriamente inclini con la mia persona. Mi piacerebbe viaggiare per il mondo e fotografarlo con l’inchiostro nero della mia penna così da poterlo raccontare in un modo originale e inaspettato o se alla fine così non fosse di narrarlo per lo meno alla mia maniera.

 

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