RAFFAELE PICCINI

Biografia di Raffaele Piccini

Mi chiamo Raffaele Piccini. Sono nato nel 1968 a Cantiano, un piccolo paese dell’entroterra Pesarese, ai piedi del Monte Catria. Quello che faccio nasce senza nessuna formazione artistica, completamente da autodidatta. Posso solo dire che da piccolo disegnavo molto, soprattutto ritratti. Ho iniziato a dipingere su una tela circa cinque anni fa, dopo aver conosciuto e frequentato lo studio di un artista e caro amico, Matteo Brozzi. Da circa due anni dipingo con una certa continuità.

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Come definiresti il tuo stile espressivo, usando tre parole chiave?
R: Definirei il mio stile informale materico con le seguenti parole: Introspezione, Curiosità e Essenzialità.
Introspezione: davanti ad una tela bianca non si può mentire.
Curiosità: tutti andiamo a fare una passeggiata o la spesa, chi ha una predisposizione artistica riporta a casa anche le forme e i colori.
Essenzialità: è sempre molto più facile aggiungere piuttosto che togliere.

D: Una tua riflessione sulla tua vocazione artistica;
R: Credo che la vocazione artistica nasca da una maggiore predisposizione al pensiero astratto. Tale pensiero, permette di accostare colori, forme, oggetti, in maniera non convenzionale, creando stupore e quindi emozione. Nel mio caso credo sia anche una specie di linguaggio parallelo, che mi aiuta a superare la mia introversione, affiancandosi alla parola e al gesto. Non credo all’ispirazione che nasce improvvisamente dal nulla.

D: Come stai improntando la tua ricerca artistica in questo anno?
R: Cercherò di trovare nuovi materiali e nuove “tecniche” sperando che ci sia sempre rinnovamento nella mia ricerca.

 

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