ROMINA CERVI

Biografia di Romina Cervi

Romina Cervi, nata il 22 maggio a Marcos Juarez Cordoba in Argentina, vive e lavora a Gallarate, in provincia di Varese. Si considera un’autodidatta, sia dal punto di vista formativo, che dal punto di vista di mancanza di influenze pittoriche particolari. Sviluppa da subito un tipo di pittura propria e originale, non inspirandosi ad alcun artista in particolare, in un modo proprio e personale, evitando regole diverse dalla sua concezione di arte e libertà. I colori vivi e audaci sono gli elementi imprescindibili nelle sue opere e l’acrilico è il materiale predominante. Attualmente la sua opera è più indirizzata sull’arte contemporaneo/Pop Art, lavorando quasi nella sua totalità sui ritratti. Il suo talento artistico si inizia ad evolvere all’età di 12 anni con la prima esposizione collettiva organizzata dal comune del suo paese di origine. A 17 anni diventa direttrice del gruppo d’arte del centro di studenti della Escuela Nacional Manuel Belgrano e coordinatrice del gruppo d’arte V.E.R, composto da diversi artisti, con cui realizza mostre nel suo Paese, frequentando svariate accademie d’arte e lavorando come modella del Pittore e Maestro Alvaro Izurieta.

Negli ultimi anni ha partecipato a diverse mostre individuali e collettive. Le più importanti:

  • Mostra collettiva – Hotel Murmann di Maratea
  • Mostra personale – Blam Milano
  • Mostra personale – Legend San Vittore Olona
  • Mostra personale permanente – Albert Club – Quadri murali ed istallazioni

 

LEGGI LA RECENSIONE CRITICA A CURA DELLA DOTT.SSA ELENA GOLLINI

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Descrivi il tuo stile espressivo utilizzando 3 parole chiave e motivandole;
R: POP – L’Arte Pop si appropria degli oggetti quotidiani e dei mezzi di comunicazione di massa per riflettere lo spirito del tempo e annullare il confine tra opera artistica e prodotto commerciale. Cit.
VIVIDO – Dai colori nitidi intensi e luminosi di una intensità intrisa, propria dell’arte contemporanea.
GIOVANE – Perché indirizzata ad un pubblico moderno.

D: Il concetto di vocazione artistica;
R: A mio parere la vocazione artistica è innata, vale a dire, uno non diventa artista, ci nasce. Si può e si deve ovviamente crescere e perfezionare attraverso l’investigazione e la ricerca, si possono migliorare tecniche e intraprendere diversi tipi di strade finché non ci si trova in quella in cui uno si sente più stabile e a suo agio.

D: Come hai improntato la tua ricerca artistica quest’anno?
R: Ho sempre dipinto ritratti molto moderni e colorati. Ho provato quest’anno una palette di colori grigi, bianco e nero, ma non mi sono trovata pienamente soddisfatta, al che agli stessi ho aggiunto del colore e sono tornata ai colori puri ma con linee più geometriche indirizzandomi verso il pop puro. Da lì per qualche motivo mi sono immersa in una cultura «street» molto giovane ed è quello che continuerò a fare con la riproduzione stilizzata di copertine di giornali, rappresentando personaggi e oggetti di questa cultura.

 

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