Ornella De Rosa si può a buon conto e meritatamente considerare come la pittrice delle donne e dell’universo femminile nell’arte. La sua pittura incarna e impersona un corollario aggraziato di rievocazioni figurali in omaggio alle donne e al loro fascino innato ed etereo e le celebra simbolicamente nelle loro sfaccettate e articolate proiezioni esistenziali. Il suo virtuoso talento le consente di spaziare in scenari dalla resa d’impatto ottimale, che risultano sempre avvolgenti e suadenti e non approdano mai ad eccessi ed esasperazioni, ma convogliano in equilibri armoniosi e bilanciati sempre eleganti e di classe. Il suo fare arte si traduce nella ricercata poetica tutta declarata e decantata al femminile da una donna artista colta, socialmente consapevole e al passo con i tempi e con le visioni esistenziali attuali. Ornella riesce ad essere dolce e decisa al tempo stesso, delicata e incisiva al tempo stesso, soave e intraprendente al tempo stesso, ricavandosi una sua cifra stilistica intrisa di potente espressività e forza comunicativa.

La dottoressa Elena Gollini ha rimarcato alcuni tratti distintivi della sua pittura dichiarando: “Guardando i dipinti di Ornella si coglie da subito l’essenza primaria e la valenza attribuita alla componente figurativa. Il gusto per la rievocazione del corpo femminile e delle sue forme lascia spazio ad una sorta di compiacimento verso il gusto ideale del bello, dell’armonia e della bellezza, intesa con riferimento implicito alla classicità. Partendo dalle basi fornite dalla tradizione si ricava una propria personale nicchia espressiva con un’impronta moderna e attuale, che rivisita i canoni dogmatici tradizionalisti e si rende autonoma e indipendente nel linguaggio comunicativo portante. Dietro le immagini si percepisce il gusto dell’equilibrio compositivo impeccabile, la modellazione e modulazione precisa e ricercata delle figure muliebri, l’eleganza perfetta della gradazione tonale, con una luce sapientemente dosata che gioca con le ombre e produce particolari suggestioni visive. L’intransigenza compositiva vincolata dalla prospettiva strutturale viene addolcita e modulata dalle brillanti e accese note di colore, che imprimono ritmo timbrico sequenziale di movimento e ravvivano l’impianto narrativo d’insieme, garantendo soluzioni di elevata qualità compositiva“.