INTERVISTA “FILOSOFICA” ALLA CREATIVA MARIA GAETANA SIRENIO
INTERVISTA “FILOSOFICA” ALLA CREATIVA MARIA GAETANA SIRENIO
a cura della Dott.ssa Elena Gollini
D: “Imparavo finalmente, nel cuore dell’inverno, che c’era in me un’invincibile estate”. Come pensi di poter estendere questa frase emblematica del grande filosofo esistenzialista Albert Camus al variegato comparto della moda artistica handmade, che tu rappresenti egregiamente?
R: L’ossimoro è una figura retorica potente che rafforza un concetto, un sentimento. È l’esperimento sintetico che arriva direttamente senza incertezze e in questa frase Camus ci schiaffeggia dolcemente con il suo inverno interiore, abbracciato dal sole accecante dell’estate catartica. È il nero che si veste di colori, è il doppio che è in noi. È la base nera, che io provo a fiorire.
D: Un tuo commento di riflessione su tre concetti chiave, che rappresentano la tua formula creativa e sono in linea con il pensiero filosofico di Camus: colore in armocromia, innovazione, tradizione.
R: Il colore non è il fine, bensì il mezzo per evocare delle sensazioni dettate dalla Natura e dalla Bellezza dei luoghi che i nostri avi (sicuramente semidei) ci hanno lasciato. Il colore spirituale in armonia è in Camus, è nel verdore della natura, è nel mosaico delle pietre dei borghi medievali, è nel nostro desiderio di riuscire ad unire con caotica armonia il nostro inverno e la nostra estate. L’innovazione esiste quando uniamo in un filo di cotone la manualità, la tradizione, la creatività, la passione, la ricerca di nuove soluzioni e la presunzione di stupire.
D: Tra le tue incantevoli creazioni artistiche di raffinato gusto artigianale, quali sono le tre più rappresentative del concetto di “invincibile estate” e per quale motivo?
R: Per arrivare all’“invincibile estate”, al Sol Invictus, ho pensato come primo passo a queste Rose nella neve, che per rispettare l’ossimoro sono in cotone macramé color panna e colori delicati. È l’inverno. Secondo passo è il prato fiorito di margherite, che ho visto presso le mura della città di Lucca. È primavera. E infine, il terzo passo verso l’“invincibile estate” con un cielo di girasoli… e Van Gogh docet.
Quale migliore occasione si presta ad uno sfaccettato intreccio di confronto, per generare e alimentare una formula di rapporto relazionale e interrelazionale tra moda artistica creativa(basata sull’artigianalità handmade) e la filosofia esistenzialista con i suoi concetti preziosi, che sono degli insegnamenti sempre attuali e si rendono promotori e divulgatori di quelle pregiate lezioni di vita e di saggia lungimiranza, che devono sempre fare da fondamento di base ai valori e ai principi cardine che ci accompagnano nel nostro cammino esistenziale, nel nostro viatico terreno.
Si tratta di un concetto chiave, che entra in perfetto legame e si connette in primis alla visione di creatività libera (intesa come manifestazione espressiva incondizionata e come dimensione di una cifra comunicativa soggettiva e personalizzata, che si innerva e si sviluppa tramite una proiezione di ricerca) che si rende fortemente e potentemente intima e introspettiva e non si limita soltanto ad un approccio di contatto di tipo formale ed estetico. Maria Gaetana con la sua produzione è senza dubbi in sintonia con questa proiezione e rispecchia pertanto un proprio pensiero esistenziale ed esistenzialista, che contempla appieno anche le dinamiche evocative e rievocative di quella speciale “invincibile estate” decantata così intensamente da uno dei maestri sommi ed eccelsi della filosofia esistenziale, ovvero Albert Camus. Ecco, perché questo filo conduttore appare essere assolutamente plausibile e anche coerentemente attinente e pertinente alla forma mentis di Maria Gaetana e alla sua concezione di artista e creativa, che si affaccia verso una volontà di condivisione empatica.
La produzione realizzata da Maria Gaetana nella sua componente metaforica e simbolica riprende e richiama il significato e il messaggio delle teorie perpetrate da Camus e produce un legame solido e un fil rouge indissolubile. Il desiderio e l’aspirazione creativa di Maria Gaetana diventa uno strumento, un medium per esternare la sua poetica esistenziale e la sua visionarietà esistenzialista, dove “l’invincibile estate” diventa protagonista di sogni e di speranze rivolti anche verso un futuro sempre pieno di voglia di vivere, di amore, di serenità, di quella speciale “leggerezza” dell’anima e del cuore tanto acclamata dall’esimio Italo Calvino, quando disse una delle sue frasi più memorabili: “Prendete la vita con leggerezza, perché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. E sulla scia di questo magico fluire imperturbabile tanto inneggiato da Calvino, procede sostenuta dal fervore del vento in poppa Maria Gaetana, all’insegna dell’Invincibile Estate senza fine e protesa ad infinitum.
Dott.ssa Elena Gollini
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