PUBBLICATA LA 2° EDIZIONE DEL CATALOGO-DIZIONARIO DELLA MODA ALL’INSEGNA DEL CONCETTO DI ARTE DA INDOSSARE
“La decisione di predisporre e realizzare la 2° edizione del catalogo-dizionario della moda vuole prestare particolare attenzione al concetto di arte da indossare, rendendo protagonista la produzione di pregevole valenza di quattro artiste-creative appositamente scelte e selezionate (Carla Camilloni, Alessandra Manari, Tiziana Gemma Perrucci e Maria Gaetana Sirenio) con la loro peculiare e caratteristica ispirazione e le loro virtuose risorse fantasiose, la loro sensibilità emotiva, il loro afflato emozionale appassionato, la doviziosa e certosina cura e dedizione nel perfezionamento della tecnica e della perizia strumentale”. La dottoressa Elena Gollini, curatrice del progetto artistico, spiega le componenti distintive soffermandosi sugli elementi chiave più salienti e rilevanti. Proseguendo nell’argomentazione ha aggiunto: “Accanto a queste quattro talentuose artiste-creative di arte da indossare, ho voluto accostare in perfetta sinergia alle opere pittoriche di Ornella De Rosa alias DRO, che reputo essere assolutamente in linea con la visione globale del catalogo-dizionario e che senza dubbio vanno armoniosamente a bilanciare la resa complessiva dell’impianto compositivo di insieme, tracciando un fil rouge di collante davvero impattante e anche al contempo funzionale a conferire ancora più valore aggiunto sia alle varie sezioni di scritti sia alle variegate ed eterogenee creazioni, che appartengono al comparto della moda artistica. In questa seconda pubblicazione ho voluto privilegiare una composizione sequenziale schematica e più sintetica come registro linguistico per avere una differente parafrasi comunicativa rispetto alla prima pubblicazione e affrontare tematiche di un certo livello di interesse e attualissime, con un diverso punto di vista di scandaglio riflessivo e analitico. Inoltre, ho voluto rendere omaggio speciale ad honorem ad una figura intramontabile di icona senza tempo, la grande Audrey Hepburn, dal fascino ammaliante e dalla classe ineguagliabile e inimitabile, che ha rappresentato per la sua epoca e rappresenta ancora oggi uno stile e un gusto, che supera e oltrepassa qualunque e qualsivoglia tendenza passeggera e che si rende anche, di rimando, simbolicamente testimonial di un concetto di eleganza ideale e distintiva, di carisma esclusivo, di raffinatezza sublime. La menzione rivolta a questa attrice davvero eterea è un modo anche per rendere memoria a un’epoca particolare per la storia del costume, che è rimasta nel cuore e nel ricordo come il dopoguerra, momento cardine e cruciale di rinascita e di rigenerazione, fase di trionfo anche della mitica dolce vita, che vedeva Roma caput mundi risplendere di energia vitale e di positività. Ecco, quelli sono stati davvero bei tempi, forse anche da rimpiangere e che vale comunque sempre la pena di celebrare”.
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