All’interno del ricco e variegato calendario di eventi e iniziative della 31esima edizione della rinomata Fiera Millenaria di Gonzaga, la presenza di spicco del grande giornalista Marino Bartoletti accompagnato dal carismatico Duo Idea, ha dato vita a un evento-spettacolo davvero coinvolgente e frizzante, dove il talento indiscusso dei protagonisti ha reso omaggio di tributo alla Storia del Festival di Sanremo in maniera scanzonata e sbarazzina, arrivando a conquistare il nutrito pubblico eterogeneo e stimolando una partecipazione attiva e interattiva. La scelta delle canzoni da omaggiare ha spaziato anche oltre in maniera trasversale alla kermesse sanremese in senso stretto e ha per così dire attraversato la storia della canzone italiana, ripercorrendo ricordi e aneddoti raccontati e descritti da Bartoletti con autorevolezza di competenza, ma anche con quella carica di simpatia ironica, che lo contraddistingue. Il tempo è volato ben oltre l’orario prefissato da cosiddetta tabella di marcia, lasciando tutti quanti positivamente trasportati in una dimensione di piacevole intrattenimento e di interessante approfondimento, all’insegna di un inno alla musica e alla cultura e tradizione musicale, che da sempre fanno da pilastro cardine alla tradizione del Bel Paese e che rendono l’Italia protagonista nel mondo, non soltanto per il festival sanremese, con canzoni evergreen di intramontabile valenza. Da apprezzare il contributo di tutti i musicisti, che hanno saputo stare al passo anche con alcuni tra “fuori programma” improvvisando abilmente ogni tipo di accompagnamento. Un connubio vincente perfetto e impeccabile quello tra Bartoletti e il Duo Idea, con un intreccio di incontenibile simpatia, che ha fatto breccia immediatamente nel pubblico, cogliendo quella sintonia coesa tra loro come plus valore aggiunto di notevole portata scenica. Assolutamente esilarante la performance sul brano famoso dei Cugini di Campagna “Anima mia” reinterpretato e rivisitato con tanto di parrucche e occhialoni a tema, con un Bartoletti nelle vesti di cantante ad hoc, che ha intonato a sua volta il pezzo storico prestandosi a stare al gioco nella standing ovation di pubblica ovazione divertita. Credo che sia stato un evento spettacolo meritevole di elogio e apprezzamento per questa capacità di tenere viva la memoria musicale alternando momenti più suggestivi e toccanti (come quello dedicato alla grandissima Mia Martini con la canzone emblema “Solo tu nell’universo” in concorso al festival sanremese nel 1989) e momenti di giocosa e scherzosa ironia goliardica e fondendo insieme informazioni serie, interessanti e arricchenti, con battute e gag di briosa leggerezza all’insegna di uno spirito di condivisione ed empatia adatto a tutti i target e senza limiti di fruizione.