FABRIZIO PUCCETTI RACCONTA E SI RACCONTA NELLA SUA ISPIRAZIONE CREATIVA DURANTE UN’INTERVISTA RADIOFONICA
Intervistato da Elena Gollini durante una puntata della rubrica Arte&Co in onda su MikroRadio, l’intraprendente giovane artista Fabrizio Puccetti ha richiamato nomi davvero altisonanti come menzione simbolica di riferimento per la sua fervida appassionata ispirazione creativa, sempre alimentata dal desiderio di stupire e di sorprendere il fruitore-spettatore e sempre altresì, dettata dal desiderio di potersi esprimere con la massima libertà comunicativa e con una forma di affrancamento indipendente e autonomo nelle scelte stilistiche e nelle dinamiche di proiezione compositiva. In
particolare, durante l’intervista radiofonica, Puccetti ha dimostrato una profonda stima e ammirazione verso due figure emblematiche di altrettanto emblematica caratura, due geni assoluti, ovvero Giorgio de Chirico e Marc Chagall, dai quali ha traslato ed estrapolato una serie di incipit e input molto utili alla resa di impatto narrativa e scenica delle sue rappresentanti pittoriche e verso i quali ha manifestato di aver colto alla perfezione l’essenza cruciale e nevralgica del loro modus pensandi a livello artistico. Certamente, questi due nomi così illustri e altisonanti vanno sempre inseriti nel parterre d’onore della grande storia dell’arte universale, avendo lasciato un’eredità davvero strabiliante di sapere e conoscenza, dalla quale è possibile attingere in maniera soggettiva e personalizzata, proprio come sta facendo Puccetti nel suo percorso individuale di sviluppo sperimentale, riuscendo al meglio a spaziare a livello di suo status emotivo ed emozionale, in intreccio di sintonia con le componenti e le prospettive di influsso esterno derivanti dalla lectio magistralis encomiabile di de Chirico e Chagall.
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