ALESSANDRO ZUCCA

Biografia di Alessandro Zucca

Alessandro Maria Zucca nasce a Milano il 31 gennaio 1992. Gli studi superiori lo fanno incontrare con i classici greci e latini, ma in lui si manifestano presto inclinazioni artistiche che per alcuni anni sceglie però di non assecondare: sarà solo grazie all’incontro e al percorso intrapreso con la dottoressa Claudia Piccioni, specializzata in psicologa dell’adulto, che si convince a seguire quella predisposizione dandole forma concreta, trasportando sulla tela le idee astratte e trasformandole così, da autodidatta, in materia. Dalla forma alla materia, passando attraverso la sostanza: un percorso tradizionale e spesso lasciato sottinteso, che Zucca sceglie di mettere al centro delle proprie opere, facendone addirittura il personale manifesto creativo. Ecco allora “la sostanza che diventa materia”, come recita anche il titolo di una delle sue tavole, riunendo nella sintesi un’intera concezione di arte. Sostanza e materia, l’esistenza di una non potrebbe spiegarsi senza la manifestazione dell’altra, perché la materia pensata trova immediatamente realizzazione nella sostanza: tutto è potenzialmente sostanza, e tutto può quindi trasformarsi in materia, perché tutto può essere trasformato in creazione. Come gli artisti del passato utilizzavano la terra, le polveri dei minerali preziosi o l’uovo per ricavarne i colori, così ogni materiale e ogni oggetto della vita quotidiana, dal vetro alla plastica, o persino un rubinetto di metallo, può essere trasferito sulla tela, smontato, tagliato, frammentato, fuso e riassemblato, acquistando così un significato nuovo per veicolare il messaggio dell’artista. Un’operazione che pur dando centralità agli abbinamenti cromatici non si ferma alla pittura, ma trova piena manifestazione in forme miste, facendosi decoupage, vera e propria arte materica, o addirittura svincolandosi dalle definizioni.
Le opere di Zucca non individuano precisi punti di partenza, o, meglio, ne trovano ovunque, dagli spunti raccolti dagli artisti del Rinascimento, all’arte irascibile di Pollock, in un processo in cui a prevalere è l’istinto, mentre all’ispirazione meditata viene lasciata solo l’idea iniziale: una dualità che altro non è se non la trasposizione sulla tavola di uno stile di vita. Dando sfogo a un senso di ribellione maturato in collegio durante gli anni del liceo, per Zucca l’arte è soprattutto conflitto, una rottura dell’ordine, una frenetica eversione, una continua rincorsa contro tutti, anche contro se stesso, portando l’istinto a soffocare la natura stessa del suo creatore.  Che si tratti di reinterpretare il peccato di Eva, rievocare le battaglie della Grecia antica o dar voce ai grandi temi dell’attualità come le morti delle strade e il pericolo del cambiamento climatico, i messaggi si cristallizzano in rabbiosi schizzi di colore, colate dense, linee velocissime, profili taglienti e inaspettate tridimensionalità, in uno scontro silenzioso ed eloquente.

 

LEGGI LA RECENSIONE CRITICA A CURA DELLA DOTT.SSA ELENA GOLLINI

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Come definiresti la tua espressione creativa usando tre parole chiave e motivandole;
R: Come definirei la mia arte?! Semplicemente con due parole che racchiudono un significato molto profondo e particolare. Astrattismo Bipolare. La tranquillità del quadro si alterna con gli stati d’animo dell’artista e di chi ne osserva i colori, le sfumature e le combinazioni cromatiche, lasciando libero sfogo all’alternarsi degli stati d’animo.

D: Come valuti allo stato attuale il comparto dell’arte contemporanea in ambito nazionale e internazionale?
R: L’arte contemporanea grazie al progressivo aumento dei social e delle tecnologie informatiche è riuscita ad avere un impatto notevole sulle persone. A livello nazionale. Grazie anche alle mie mostre collettive ho potuto visionare e confrontarmi con diversi artisti di diverse fasce di età. Questo significa che anche nei giovani non si è spenta la voglia di creare e di entrare a far parte del mondo dell’arte contemporanea.

D: A quali progetti artistici ti stai dedicando e quali traguardi ti sei prefissato nel 2019?
R: Crescita crescita crescita. Questa è la mia parole chiave per il 2019. Una continua crescita professionale e artistica mi deve accompagnare durante quest’anno. Sicuramente mostre, e non solo, dovranno essere la base dei miei futuri traguardi. Oltre ad una crescita professionale!

 

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