DANIELE ZAGGIA

Biografia di Daniele Zaggia

Daniele Zaggia è un grafico disegnatore e pittore. I primi studi sono quelli da grafico dal 2003 al 2006, segue lo studio del Disegno e del Fumetto presso la Scuola del Fumetto di Milano (in via Torino) dal 2009 al 2010. Seguono gli studi di Pittura con il pittore Gaetano D’Auria tra il 2010 e il 2014. Nel 2017 partecipa al workshop sulle matite colorate con Marco Mazzoni.

I suoi artisti di riferimento sono Schiele, Kent Williams, Lucine Freud, Alice Neel, l’Espressionismo Tedesco e Nicolas Uribe.

Principali esposizioni

  • 2012 – Mostra Collettiva Il dominio della carne – Palazzo Zenobio, Venezia
  • 2014 – Mostra Collettiva Passaggi-Architettura-Natura – Galleria Art-Expertise, Firenze
  • 2012-2014 – Mostra Collettiva del Corso di Pittura di Gaetano D’Auria

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Come definiresti il tuo stile espressivo usando 3 parole chiave e motivandole
R: Le tre parole che uso sono colore, linea, segno. In qualche modo sono correlate tra di loro e ritorno alle mie conoscenze e al piacere visivo che ho nel vedere certi lavori a me cari: lavori di Schiel, Freud, Williams e a tutto l’Espressionismo Tedesco in particolare Kirchner. Il colore è da dato dalla necessità di dare un forte impatto con colori primari e contrasti forti che siano anche in qualche modo disturbanti, cercando di creare delle sensazioni che possano essere sia positive che negative… non giudico quando mi viene detto che alcuni miei lavori sono “disturbati”. La linea e la scelta di un certo modo di disegnare rappresenta la figura e qui entra anche il gioco il segno, una rappresentazione fatta di piccoli e linee che rappresentano la figura umana in una chiave diversa di quella del realismo, in maniera definita, ma interpretativa ed espressiva al tempo stesso.

D: Una riflessione sul concetto di arte cosmopolita;
R: Grazie ai social ho modo di accedere ad un’infinità di artisti che forse solo vent’anni fa sarebbero stati sconosciuti ai più. Il mondo dell’arte passa anche da lì, rinchiuso in un piccolo schermo, non certo il miglior luogo per goderne a pieno la potenza ed espressività, ma almeno ognuno può avere la propria galleria personale e il proprio museo. Seguo per piacere personale tutte le arte visive, ma in particolare mi concentro sull’arte ritrattistica, che anche se presente da molto tempo continua a suscitare molto interesse. Arti di tutto il mondo continuano ad innovare e a reinventare una forma espressiva centrale per l’uomo, perché parla proprio di noi.

D: Come stai improntando la tua ricerca artistica in questo anno?
R: Una delle cose più importanti che faccio è osservare e conoscere. Questo per cercare di capire cosa mettere nella mia arte non per seguire una convenzione, ma per rafforzare le idee usando pero i mezzi realizzativi più adatti a rafforzare le mie idee. Quest’anno, in particolare, mi sono concentrato sul viso sia nella rappresentazione solo a matita sia nelle illustrazioni fatte con acrilici, matite colorate e pastelli ad olio, cercando di arrivare anche all’uso della pittura ad olio per avvicinarmi il più possibile ai maestri che tanto ammiro, anche quelli moderni.

 

PHOTOGALLERY

 

Condividi