DARIA CURTI

Biografia di Daria Curti

Daria Curti è una pittrice esordiente della provincia milanese. Nasce a Milano nel 1985. È diplomata in lingue e laureata in legge. Autodidatta, sin dall’infanzia l’arte, il disegno e la creatività sono il suo mondo. Negli anni, dal periodo degli studi a quello lavorativo, ogni momento libero è occasione per sperimentare diverse tecniche (olio, acquerello, pastelli, acrilico…). Lavora il legno e la creta. Dopo la laurea decide di dedicare del tempo allo studio della tecnica della fotografia, sempre come autodidatta, e si diletta con la camera oscura. Approfondisce la storia della fotografia, appassionandosi a particolari esponenti di fine ‘800, inizi ‘900. Passa diversi anni dedicandosi alla fotografia. Il 2017 è l’anno del cambiamento. Si riavvicina alla pittura e prende la decisione di abbandonare il percorso professionale intrapreso dopo gli studi universitari per dedicarsi totalmente alla pittura, con un lavoro più flessibile che le permette di sostentarsi e perseguire i suoi obiettivi artistici. Nascono, così, i primi lavori sperimentali: sono tutti ritratti realizzati su tavole di legno compensato con colori acrilici, sassi e materiali di riciclo. Qualsiasi materiale di scarto è utile, insieme ai sassi ed al colore, a dare vita a ritratti “vivi”, tattili. In questo modo anche materiali di scarto trovano nuove forme, collocazione e scopo. I soggetti sono, prevalentemente, volti noti del cinema, della musica, dell’arte nelle sue forme. È nell’estate del 2019 che sente l’esigenza di cambiare stile e composizione. I suoi nuovi lavori hanno una natura più essenziale. Sono sempre realizzati su legno compensato con pittura acrilica. Questa volta, però, sperimenta l’utilizzo di colori primari, unitamente al bianco ed al nero. Con questi colori vuole gustare l’essenza della composizione in modo primordiale. Poche sfumature, colori netti, puri e decisi. Il bianco nella sua purezza illumina la composizione, ed il nero, con i suoi contorni irregolari, grossolani e rozzi ne delineano l’essenza e l’anima. I soggetti ritratti sono conoscenti, che vuole raccontare e omaggiare per la loro unicità e semplicità. Altri quadri vogliono comunicare particolari messaggi.

 

LEGGI LA RECENSIONE CRITICA A CURA DELLA DOTT.SSA ELENA GOLLINI

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Quali sono le tre caratteristiche qualificanti che definiscono il tuo stile espressivo?
R: Difficile rispondere a questa domanda. Posso dire che il mio stile è mutato insieme a me ed ai tempi. Ogni fase della vita mi ha regalato la possibilità di sperimentare e conoscermi. Certamente, ad oggi, sono più consapevole e decisa. I ritratti con materiali di riciclo e pittura sono, ad esempio, la sintesi di esperienze di lavori manuali e di composizione, unitamente alla pittura. Mentre la pittura di oggi è più essenziale ed immediata, più sentita e matura.

D: Su quali progetti di ricerca creativa vuoi incentivare il tuo percorso artistico 2020?
R: Continuerò a realizzare ritratti con colori primari. Ma non voglio limitarmi a questo. Desidero approfondire ed articolare ancora di più la composizione. Mi entusiasma l’idea di poter accostare questi colori al bianco e al nero, riuscendo a uniformare ed ordinare diversi elementi.

D: Un tuo commento di riflessione sul concetto di vocazione artistica.
R: Credo che la vocazione artistica, in qualsiasi forma espressiva, sia una parte imprescindibile, innata ed immateriale: la nostra anima, che si traduce in un bisogno incessante di raccontarsi, un’espressione di bellezza, di sintesi tra immateriale e materiale e, perché no, accompagnata da un pizzico di narcisismo.

 

PHOTOGALLERY

RITRATTI CON COLORI PRIMARI

 

RITRATTI CON MATERIALI DI RICICLO

 

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