DIEGO BOIOCCHI alias MOHO

Biografia

Diego Boiocchi, in arte Moho, nasce a Stradella (PV) il 23 settembre 1971 e vive tra due luoghi, Pavia e Zenevredo. A Zenevredo ha sede il proprio atelier compositivo in via Gallini 5, dimora millenaria di proprietà storica della famiglia ove vide i natali lo scrittore della Scapigliatura Carlo Alberto Pisani Dossi. Nell’atelier sono realizzate opere in diverse tecniche, dall’olio su tela alla digital art in finger painting, dall’acquerello al pastello, dal BIT WAX al BIT FRESCO. Nello stesso laboratorio vengono composte le musiche, ideate ed eseguite su pianoforte, ivi registrate ed editate con sistemi digitali e/o analogici. Dalla spiccata curiosità ed interessato a diversi ambiti del sapere e dell’arte, ha studiato pianoforte (Maestro Ennio Poggi), Composizione, Contrappunto, Orchestrazione, Pittura (Maestro Egidio Demelli) ed ha viaggiato in molte località lontane, prediligendo l’India, il Nepal, il Kashmir alle mete occidentali, apprezzandone la cultura e l’approccio alla vita. Diego Boiocchi ha conseguito laurea magistrale quinquennale presso l’Università di Pavia in ingegneria civile, con indirizzo progettazione di strutture, ed esercita la professione di Ingegnere in parallelo all’attività artistica.  Si è in particolare occupato di analisi strutturale dinamica non lineare di monumenti storici, quali ad esempio la Cattedrale Gotica di Beauvais a nord di Parigi, su cui ha operato in collaborazione con il Prof. G. Macchi e le Autorità francesi. Tale preparazione specifica lo ha portato ad essere riconosciuto tra i massimi esperti di costruzioni gotiche. Inscritto ad una seconda laurea, ha studiato presso l’Università di Pavia fisica (teorica) con indirizzo subnucleare, limitando i propri studi al terzo anno accademico (corso di laurea magistrale quadriennale). In forma privata ha poi proseguito i propri interessi in fisica, ampliandoli alla matematica, allo studio della mente, della logica, dei processi mentali, del rapporto tra pensiero e materia, tramite l’approfondimento di testi e saggi specializzati.

 

PHOTOGALLERY (Opere in vendita)

Creation

Testo critico di Elena Gollini:

Diego Boiocchi è un artista maturo e consapevole del suo fare arte, si inserisce nel comparto multiforme e sfaccettato dell’arte contemporanea e moderna, in continua ricerca ed evoluzione sperimentale. Attraverso la variegata produzione ci racconta e si racconta, nei sedimenti delle esperienze del vissuto esistenziale, con la freschezza e l’entusiasmo frutto dell’inesauribile passione e dell’incalzante fervore creativo. Le opere sono dinamiche, dirompenti di energia vitale, in movimento continuo, avvolgenti e permeanti nella plastica visionarietà. Il suo occhio si meraviglia, si sorprende, si entusiasma, si diverte nel convogliare, mescolare e scomporre in commistione gli elementi e i fattori compositivi, dando vita a un’eterogenea formula espressiva, mai banale, né scontata e ripetitiva, ma sempre guizzante nell’originale e innovativa impostazione. Le opere di Boiocchi risentono di influssi diversi e sono ispirate da fonti, che spaziano dalla tradizione all’invenzione avvenirista, traendo spunti di riferimento da soluzioni formali di varia e svariata provenienza e attingendo anche al comparto della rielaborazione grafica e della digital art. E’ artefice di rielaborazioni e interpretazioni, che si rinnovano recuperando l’antico per trasfigurarlo, ricondurlo all’oggi e “ricontestualizzarlo” all’interno della vasta gamma delle immagini e rievocazioni, appartenenti al mondo odierno. Boiocchi vive il suo fare arte proiettato dentro un mondo di indagini e colori, orientato verso il futuro e opera al contempo come creativo, illustratore e art-director, con una commistione di ruoli, che lo rendono assolutamente camaleontico, eclettico, poliedrico, trasformista nello stile. Egli segue il multiforme linguaggio della moderna comunicazione visiva, ma non la imita con pedissequa emulazione copiativa, bensì la rivisita e la riproduce secondo schemi e paradigmi suoi propri, personali e personalizzati, volutamente non convenzionali e non standardizzati. Nell’ambito pittorico si evidenzia la stilizzazione delle forme e delle immagini. Le figurazioni vengono esaltate dall’accurata scelta cromatica e dall’efficace resa del tratto segnico, sempre in bilanciato equilibrio strutturale con la coreografia compositiva d’insieme. Le composizioni, d’incisivo impatto, visualizzano elementi e soggetti a fronte di una comunicazione essenziale e al contempo esaustiva, che contiene emozioni, atmosfere, concetti, idee, pensieri “sintetizzati e metabolizzati” in un flusso narrativo scorrevole e ben fruibile. La natura e l’indole d’artista “sperimentatore” va ben oltre il semplice esercizio manuale, proteso alla finalità estetica e decorativa. Nei quadri si ravvisa uno sguardo di visionarietà particolare, la gioia, la meraviglia, lo stupore davanti alla semplicità, la forza dinamica propulsiva e sferzante canalizzata verso il futuro, la riscoperta e la rivalutazione dei colori accesi e vivaci, la serena e consapevole presa di coscienza “dell’ordine” di priorità e d’importanza delle cose, nell’articolato e complesso cammino esistenziale. Questa simbolica gerarchia, consente di individuare e riconoscere ciò a cui dare peso e ciò a cui invece non è necessario attribuire rilevanza e si traduce in una sorta di libero e genuino sguardo d’osservazione sul mondo, da condividere con lo spettatore. Boiocchi si esprime e racconta attraverso raffigurazioni immaginarie, dotate di una forte consapevolezza e coerenza compositiva, senza mai abbandonarsi alla casualità. Le immagini sfociano in un fresco e immediato “istante pittorico” di rapida e decisa rappresentazione di un ricordo, di una fantasia, di un’idea. La composizione si muove e possiede vita propria, brulicando di vitalità energica. L’impronta meditata e riflessiva dell’indagine esistenziale, impressa e comunicata con vivida forza nelle opere, è prima e a monte del gesto pittorico, che conserva e mantiene inalterati e intatti tutti i concetti, le emozioni e le idee, che si sono manifestate e hanno guidato la fase pulsante del momento creativo. Per Boiocchi la tensione creativa è sinonimo di rinnovamento, di movimento, di futuribile, di futuro ed equivale alla gioia della riscoperta di un mondo nuovo, fatto di visioni sempre diverse e coinvolgenti, di visioni e dì sogni, piccoli e grandi, che passano in rassegna il ciclo della vita. Micro-mondi accanto a macro-mondi, dentro ognuno dei quali la sensibilità dell’autore ci rivela, con uno sguardo a tutto tondo del suo fare arte, l’ampio orizzonte che abbiamo davanti consentendoci di apprezzarne ed assaporarne fino in fondo la vitale profondità sostanziale e contenutistica“.

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