IVANO ROTA

Biografia di Ivano Rota

Nato a Neuchatel -CH- il 22/04/61. Compie studi irregolari: diploma tecnico di Riparatore Radio TV, quindi diploma Magistrale. Studia da autodidatta letteratura e frequente corsi di scrittura creativa.
La sua vera formazione pratica ed artistica però avviene in bottega, fin da bambino, col padre Giuseppe, falegname, a Cantù.

Mostre ed esposizioni

  • 2009 – Cantù (CO) – Mostra itinerante presso i negozi di via Matteotti
  • 2011 – Cabiate (CO) – Mostra personale presso Tecnologie d’Impresa dal titolo “Curve d’uomo”
  • 2012 – Cantù – Spazio espositivo comunale Corte San Rocco. Personale dal titolo “Cervelli al guinzaglio”
  • 2012 – Venezia – Palazzo Zenobio, Collettiva d’arte
  • 2013 – Rocca d’Orcia (SI) – Personale dal titolo “Pace a prescindere”. Presso gli spazi “Progetto Rocca d’Orcia”
  • 2014 – Cantù (CO) – Mostra personale presso la ditta RIVA1920 in occasione della Festa del Legno dal titolo “Sculture per un’altra via”
  • 2015 – Cantù (CO) presso la ditta FB Arredamenti in occasione della Festa del Legno
  • 2015 – Realizzazione del Santapollino per Shopping Design – Comune di Cantù
  • 2015 – Como – Mostra personale in S. Francesco dal titolo “Urla dal Pianeta”.
  • 2015 – Realizzazione di un grande Pinocchio in legno di 8 metri. Ora è posizionato stabilmente in Largo XX settembre di fronte a Villa Calvi, ex sede comunale.
  • 2015 – Cantù (CO) – Mostra personale in Corte s. Rocco dal titolo “Natura e Artificio”
  • 2016 – Realizzazione di una grande scultura in legno Tabu per il Papa di 2,10m x 800kg dal titolo “Il giullare di Dio”
  • 2016 – Realizzazione di una grande scultura in legno raffigurante Madre Teresa di Calcutta di 2,15m x 500kg dal titolo “Una piccola matita nelle mani di Dio” in legno Tabu
  • 2017 – Meda (MB) – Mostra collettiva presso Sala Civica Radio
  • 2018 – Cantù (CO) – Collettiva di scultura in occasione della Festa del Legno
  • 2018 – Cantù (CO) – Festa del Legno esposizione sculture presso la ditta Effebiarredamenti.
  • 2018 – Palazzo Borromeo, Cesano Maderno (MB) – Mostra collettiva
  • 2018 – Meda (MB) – Collettiva presso Sala Civica Radio
  • 2019 – Bologna – Mostra collettiva presso Palazzo Fantuzzi

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Qual’ è il tuo punto di vista sullo stato attuale del mondo dell’arte contemporanea?
R: L’arte contemporanea se da una parte è stimolata dalla quantità di materiali nuovi che le si presentano e dai nuovi campi nei quali si può sperimentare ed esprimere, dall’altra corre il rischio a mio vedere di “implodere” in se stessa, diventando eccessivamente leziosa ed eclettica, ricercatrice di mero compiacimento, volta ad appagare in primo luogo l’io egoista, che reclama sempre di più spazio per sé a discapito di una visione più globale e attenta della realtà circostante della quale facciamo parte.

D: Come definiresti la tua ricerca creativa usando 3 parole chiave e motivandole?
R: La mia ricerca creativa la definirei con le 3 seguenti parole:
“Bello” – “Opportuno” – “Libero”.
“Bello”: È il bello moderno. Che cambia col cambiare dei gusti e dei costumi e ai quali, l’artista deve saper far fronte con la propria arte, col proprio tocco e con la propria sensibilità, se vuole interessare lo sguardo dell’astante sempre più sollecitato e fuggitivo in una società sempre più “liquida”.
“Opportuno”: E’ l’opportunità per riflettere. L’artista creando la propria opera, la apre a successivi atti creativi, che a loro volta innescano tutta una sequenza di immagini che poi come nascono si disfano, in maniera autonoma e ripetuta, sotto l’impulso delle diverse strutture mentali. Da qui la grande opportunità di chi produce delle opere di presentarsi al cospetto degli altri con la propria esperienza…
“Libero”: E’la liberazione mentale. E’ la liberazione che ottengo una volta compiuta l’opera. Finalmente posso lasciare dietro tutti quei pensieri, tutte quelle emozioni che tanto hanno turbinato, in me, fino a diventare una vera estrema necessità la loro conclusione. Finalmente vedo l’opera e posso rammaricarmi o gioirne, restando, essa per me, comunque un punto saldo nella mia vita fugace che va avanti.

D: Quali sono i progetti su cui stai improntando il tuo percorso artistico per il 2019?
R: Per il futuro sto cercando la maniera per potermi tradurre maggiormente in un segno artistico moderno, volto a produrre l’ intimità dei rapporti la cui bellezza è valore universale.

 

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