LIVIA CARPENTIERI
Biografia di Livia Carpentieri
Carpentieri Livia nata a Roma il 18/2/1965, risiede a Roma, sposata con due figli. Lavora presso il Tribunale Ordinario di Roma come funzionario giudiziario. Dopo un lungo ed interessantissimo percorso di psicoanalisi, si è iscritta ad un corso di pittura presso la Scuola d’arte Matears di Roma. Una vera e propria bottega d’arte che nasce nel 1976. Qui è stata fin da subito accolta ed ha trovato un ambiente familiare, competenza e professionalità. Segue il corso con passione e grande entusiasmo dal 2013 al 2017. Da allora non ha più smesso di dipingere. Ama i colori, i quali sono la sua terapia e l’antidoto all’affanno del vivere. Deve ringraziare il suo maestro d’arte e soprattutto il suo psicoanalista e musa ispiratrice, senza il quale forse oggi non ci sarebbero questi suoi dipinti.
Tra le recenti partecipazioni:
- Partecipazione al V Concorso di Pittura online “Claude Monet” che terminerà il 15 Giugno 2020, organizzato dall’Associazione Culturale “Liberamente”;
- Partecipazione con tre opere alla mostra evento “L’arte si mostra” a Palazzo Ferrajoli il 13 Gennaio 2020. Commento delle opere del Prof. Gianfranco Bartolotta, con relativo catalogo (Casa Editrice Pagine);
- Partecipazione con sette opere al catalogo della collana “Sfumature” con breve recensione del critico d’arte Prof. Plinio Perilli (Casa Editrice Pagine).
LEGGI LA RECENSIONE CRITICA – a cura della Dott.ssa Elena Gollini
CONTATTI
- E-mail: livia.carpentieri@gmail.com – livia.carpentieri@alice.it
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INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini
D: Come definiresti il tuo stile espressivo usando tre parole chiave?
R: Amo la bellezza come capacità di appagare l’animo fino a raggiungere stupefazione e meraviglia.
Colore, Armonia e Meraviglia ritengo siano tre parole magiche di grande bellezza che vorrei entrassero come trama nelle mie tele.
D: Una tua riflessione come concetto di vocazione artistica;
R: La vocazione artistica è un’esigenza espressiva, una chiamata impellente dell’anima che preme per potersi manifestare nella propria verità. È un dono, che chi ha la fortuna di poter esprimere, mette in pace con il mondo; anche se nel momento della creazione sono tante le emozioni in gioco: potenza e impotenza, tormento ed estasi, ed è forse proprio tutto questo che rende affascinante la scoperta dell’arte.
D: Come stai improntando la tua ricerca artistica in questo anno?
R: Quest’anno ho rappresentato nei miei dipinti soprattutto immagini di donne per cercare di appagare, attraverso il fascino, l’eleganza, la raffinatezza femminile, il mio grande desiderio di Bellezza. Ora, forse perché è primavera, la stagione dei colori, dei profumi e dell’amore, sento l’esigenza di volgere il mio sguardo e carpire la meraviglia che Madre Natura ci regala attraverso i suoi infiniti paesaggi.
In futuro spero di avere sempre questa forte ispirazione che mi spinge a scegliere con determinazione ed entusiasmo fermando sulle mie tele quell’attimo di eternità che si coglie nella Bellezza.
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