MASSIMILIANO CORRIERI

Biografia di Massimiliano Corrieri

Massimiliano Corrieri, in arte Massi, nasce a Reggio Emilia nel 1973 dove attualmente vive. Inizia il suo cammino artistico-pittorico trovando il modo di esprimere un suo stato d’animo sia sulla tela che con le parole. “Bozza informale”, titolo del suo primo quadro astratto, diventa la copertina del suo primo libro di poesie pubblicato nel 2011 e da cui prende il titolo.

Le mani diventano i suoi primi attrezzi, come un bambino sente nei polpastrelli una curiosità espressiva semplice ed istintiva che continuerà a scorrergli nelle vene ed a caratterizzare molte delle sue opere successive. Questo lo sorprende stimolandolo a muovere i primi passi da autodidatta verso un astrattismo polimaterico e il balcone di casa si trasforma all’esigenza nell’atelier di un nuovo artista, Massi. L’utilizzo di oggetti come applicazioni diventano le stesse implicazioni del messaggio, ma anche le complicazioni emotive di una nuova persona. Un bottone rosso, trovato tra gli scampoli di suo padre, diventa una pupilla, una faccia, un fiore, ma anche un antagonista nel gioco dell’espressione con lo stesso artista che spesso ne esce sconfitto. Un altro quadro andrà a rappresentare la copertina del suo secondo libro, un romanzo dal titolo “Confessioni a un falso prete” edito del 2014.

Dal 2017 la necessità di esprimere i suoi sentimenti attraverso la pittura diventa una parte significativa della propria vita e con grande soddisfazione alcune delle sue opere vengono richieste e diventano parte integrante dell’arredo di abitazioni private. Dal 2018 la farfalla, come esempio di una maledetta vita effimera, acquista un significato sostanziale, anch’essa antagonista vincente nella sua arte.

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Come definiresti il tuo stile espressivo usando tre parole chiave?
R: Il mio stile espressivo posso sintetizzarlo in questi termini: ONESTO, EMOZIONALE, ENERGICO. Onesto in quanto arrivo alla conclusione di una mia opera solo quando mi accorgo che è lei, in quel momento, a riflettere, come uno specchio, ciò che percepisco, vedo. sento e scrivo. Emozionale in quanto la prima reazione che il nostro corpo ha riguardo ad uno stimolo è una reazione emotiva e di conseguenza assolutamente sincera. Nella mia arte cerco di fotografare ed imprimere, senza condizionamenti, quella precisa risposta, quell’emozione che dopo verrà sopraffatta e compromessa ineluttabilmente dalla ragione. Energico perché nel momento in cui mi chino sulla tela ci metto tutta la
mia energia e tutte le mie forze, fisiche e mentali, pretendendo che nella stessa opera tutto questo rimanga.

D: Come stai orientando la tua ricerca creativa per il 2019?
R: La mia ricerca espressiva cerco di non limitarla mai con un orientamento ben preciso, ma ho deciso di portare avanti lo stesso un mio progetto, cioè di visualizzare concretamente alcune delle mie poesie ancora inedite dove il bianco e nero saranno colori dominati da esuberanti bottoni rossi.

D: Come valuti allo stato attuale il multiforme comparto dell’arte contemporanea?
R: Lo sviluppo di tecnologie e il diversificarsi di nuovi materiali ha dato e sta producendo continuamente delle interessantissime possibilità espressive. Posso solo dire che l’arte crede nelle diversità lo manifesta senza paura al contrario della società odierna nonostante sia fatta dalle stesse persone.

 

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