ROSANNA PIERVITTORI

Biografia di Rosanna Piervittori

Nasce a Torino dove si laurea in Scienze Naturali. Autodidatta nella pittura a olio in anni giovanili, ha da sempre perseguito il sogno di un percorso esclusivamente artistico che invece, per varie ragioni, ha poi vissuto e costruito di riflesso a livello personale e professionale.

La discendenza famigliare con Mariano Piervittori (pittore umbro, 1818-1888) e con Evaristo Piervittori (gallerista e pittore romano, 1935-2010) ed in seguito l’assidua frequentazione di eventi artistici, hanno contribuito ad alimentare questo percorso creativo.

Licheni e beni culturali, sono altre due grandi passioni che hanno trovato, a livello professionale (già docente universitaria presso l’Università degli Studi di Torino), un giusto equilibrio con il suo sogno originario.

Dopo alcune sporadiche esperienze, dal 2013 inizia una stimolante frequentazione presso l’Atelier-scuola “ImpArAlArte” della pittrice Amelia Alba Argenziano dove il suo desiderio artistico ha potuto prendere forma sotto la competente guida dell’artista rivolese.

Dal 2017 con lei e altri cinque pittori, collabora alla conduzione dello spazio espositivo “Galleria Rombò Arte” a Rivoli. Recente è la partecipazione alle iniziative artistiche promosse dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “ArtGallery37” di Torino.

L’ispirazione artistica di Rosanna Piervittori parte dai suoi scatti fotografici di soggetti naturalistici. Di rocce, licheni, alberi e cortecce, già intrinsecamente dotati di una loro estetica naturale, vengono esaltati infondendo armonia di forme, di colori e liberandoli, in alcuni casi, delle loro caratteristiche originarie per attribuirne un’interpretazione pittorica informale.

 

 

SFOGLIA IL PORTFOLIO-CATALOGO DI ROSANNA PIERVITTORI

 

LEGGI LA RECENSIONE CRITICA – a cura della Dott.ssa Elena Gollini

 

Mostra Collettiva – Galleria ROMBÒ ARTE, Rivoli (TO)

La ricerca di Rosanna Piervittori è assoluta ed inesauribile. Lei sceglie soggetti legati alla Natura che ama infinitamente e che la accompagna anche nel suo lavoro, tutti i giorni da sempre. La passione e l’accanimento che dedica a trasferire sulla tela immagini che rappresentano la corteccia di un albero, lo scorcio di un bosco, il primo piano di una pianta ricoperta da muschi e licheni, fanno pensare che Rosanna desideri salvare qualcosa che potrebbe scomparire. La meticolosa dedizione che pone ad eseguire i lavori testimoniano questo suo pensiero“.
(Amelia Alba Argenziano, 2018)

 

Mostra “Percezioni astratto informali” – ARTGALLERY37, Torino

Rosanna Piervittori è fautrice di un’arte informale fortemente evocativa che nasce dall’esigenza di esplorare la natura con espressione anti-naturalistica. Essa coglie con un grande lavoro di ricerca sul campo, gli aspetti astratti dell’universo vegetale rappresentandoli pittoricamente. . Cortecce tronchi e licheni perdono il loro contenuto di valori biologici, escono dai loro contesti ambientali e si tramutano in arte. Dipinti dai toni cromatici intensi ma misurati capaci di evocare e imprimere sulla tela minime porzioni di infiniti universi irrazionali“.
(Roberto Borra, 2019)

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Come definiresti il tuo stile espressivo usando 3 parole chiave e motivandole?
R: NATURA: in quanto la mia principale fonte di ispirazione sono i soggetti presenti in Natura, che ritengo un’inesauribile “galleria di opere a cielo aperto” per chi ha la pazienza di coglierne l’essenza.
CONSERVAZIONE: perché oggi continuo, attraverso la pittura, ciò che sino a ieri ha contraddistinto la mia attività professionale di docente e ricercatrice in ambito universitario improntata alla conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. Ecco spiegata la mia attenzione ai paesaggi naturali, motivata dalla constatazione pluridecennale del loro ridimensionamento e compromissione operati dall’uomo che, per queste ragioni, è escluso dalle mie realizzazioni. Analogamente amo raffigurare gli alberi perché mi illudo, fissandoli sulla tela, di difenderli dalla “triste dendrofobia” che vuole trasformarli in semplici oggetti di arredamento urbano dimenticando che sono una preziosa e irrinunciabile fonte di vita per tutti noi.
INFORMALE: perché la trasposizione pittorica di soggetti naturali quali, ad esempio le cortecce degli alberi, già intrinsecamente artistiche, mi permette di esaltarne forme e colori in modo materico estremizzandone l’interpretazione in una sorta di natural-astrattismo, come mi piace definire questo tipo di realizzazione.

D: Una tua riflessione sul concetto di energia creativa.
R: Consapevole del condizionamento derivante dalla mia formazione naturalistica, è per me la forza emotiva che scaturisce dalla sinergia relazioni-interazioni che un artista ha con l’ambiente in cui si trova a vivere ed operare. Un’energia necessaria per realizzare in modo spesso irrazionale e/o intimistico un’opera.

D: Come stai improntando la tua ricerca artistica in questo anno?
R: Intendo sviluppare il fil-rouge che è andato delineandosi negli ultimi tempi. Vale a dire quello di trasporre su tela ciò che mi suggeriranno ancora le cortecce degli alberi avendone prima fissato con l’obiettivo, come sempre, i dettagli ispiratori. La loro varietà di forme e colori è infatti una fonte inesauribile anche solo se ci si sofferma ad osservare il tronco di uno stesso albero. Tuttavia, il bisogno di cercare sempre nuovi stimoli, mi ha da poco spinto a sperimentare come tradurre pittoricamente alcuni scatti fotografici da me effettuati, senza alcuna finalità, di particolari dettagli correlati al patrimonio monumentale presente in ambienti aperti. Nel corso dell’anno intendo quindi dedicarmi allo sviluppo e all’interpretazione informale di questo potenziale nuovo filone.

 

PHOTOGALLERY

 

 

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