VANESSA MAZZALI

Biografia di Vanessa Mazzali

Vanessa Mazzali nasce a Modena nel 1986. Nel corso della vita è sempre stata attratta dall’arte in generale, sviluppando durante l’adolescenza una certa curiosità e abilità per il disegno a matita. Laureata in scienze infermieristiche, tutt’ora lavora come infermiera presso l’ospedale di Carpi, in provincia di Modena, ma nel tempo libero ha fatto della pittura la sua passione. Passione che l’aiuta soprattutto a estraniarsi dalla difficile e frenetica vita di “corsia”. La carriera artistica nasce nel 2011, quando intraprende un corso di pittura a olio. Esegue quindi, durante il corso, il suo primo dipinto e soddisfatta del risultato continua da sola. Ha iniziato il suo percorso artistico con quadri figurativi per poi passare piano piano all’astratto, dove raccoglie sapori di vita vissuta. Dipinge per passione e cerca di riempire le sue tele stimolando l’interesse dell’osservatore con una pittura densa di stati d’animo, di sensibilità e di introspezione psicologica. Il cromatismo, vivace e dinamico, diventa pertanto elemento fondamentale nei suoi lavori.

 

SEGNALAZIONI ARTICOLI

  • 2016 – Intervista all’artista contenuta nel giornale settimanale carpigiano Voce.
  • 2015 – Segnalata nel mese di marzo all’interno del periodico di cultura Corriere dell’arte in occasione della mostra personale Lapsus Mentis presso la galleria d’arte Rinascenza Contemporanea, Pescara.
  • 2014 – Appare nel Catalogo Artisti Italiani 2014, di seguito il link: http://issuu.com/artisti.italiani/docs/catalogo_web_artisti_italiani_2014./1
  • 2014 – Pubblicata con alcune sue opere nel libro Il Nudo editato da Swing Edizioni, di seguito il link: http://swingedizioni.it/Il%20Nudo.html
  • 2013 – Segnalata nel mensile di arte Art&Art in occasione della collettiva donne nell’arte presso la galleria La Telaccia, Torino.

 

APPARIZIONI TELEVISIVE

  • 2014 – Partecipazione come ospite al programma Aghè Barbi Show in onda su TRC Modena, con una puntata televisiva a lei dedicata dal titolo L’arte di Vanessa Mazzali.

 

ESPOSIZIONI

  • 2019 – Personale Fantasia e Colore presso Carpi, Modena.
  • 2019 – Collettiva Abstract curata da Independent Artist presso Busto Garolfo, Milano.
  • 2016 – Collettiva Carnevale Ambrosiano a cura del maestro Saravo presso il suo atelier in Brera, Milano.
  • 2015 – Collettiva Movimento, suoni, idee presso Caffè Concerto, Modena.
  • 2015 – Collettiva LA VITA. L’arte dei giovani in tutti i suoi aspetti presso galleria San Marco, Boretto.
  • 2015 – Personale Lapsus Mentis presso galleria Rinascenza Contemporanea, Pescara.
  • 2015 – Collettiva NudInArt presso il centro culturale TECLA, Napoli.
  • 2014 – Collettiva London Royal Art in the World presso la Royal Opera Arcade Gallery, Londra.
  • 2013 – Collettiva Donne nell’arte presso galleria La Telaccia, Torino.
  • 2013 – Collettiva Arte contemporanea 2014 presso galleria ArtTime, Udine.
  • 2013 – Collettiva IV concorso di pittura tenutasi a Jesolo.
  • Ha inoltre esposto le sue opere all’interno dello studio Alle Tattoo a Soliera (MO) e all’interno del bar pasticceria Busuoli a Mirandola (MO).

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D. Come definiresti il tuo stile espressivo usando 3 parole chiave e motivandole;
R. È sempre complicato per me descrivermi, allo stesso modo è difficile parlare della mia arte. Ma sicuramente posso dire ISTINTIVA perché se nella vita reale, prima di compiere qualsiasi gesto, sono molto riflessiva; con l’arte quando ne sento il bisogno, prendo una tela e la riempio di istinti, senza prefissarmi degli schemi. EMOTIVA perché è quello che mi caratterizza principalmente nel mio modo di essere. DINAMICO perché con le mie pennellate cerco in un qualche modo di rendere l’osservatore partecipe.

D. Un tuo commento di riflessione sul concetto di arte cosmopolita;
R. La conoscenza delle culture circostanti è la chiave per apprendere un ragionamento cosmopolita. Per quanto mi riguarda sono spesso ispirata da artisti di tutto il mondo e mi documento spesso su come hanno realizzato una determinata opera.

D. Su quali progetti creativi stai canalizzando la tua ricerca in questo anno?
R. Da quando ho iniziato a dipingere ho mutato molto il mio modo di esprimermi, raggiungendo con l’astratto il giusto canale emozionale. Sto continuando a sperimentare e a creare tutto ciò che mi fa stare bene.

 

 

LAPSUS MENTIS – IL DESIDERIO NASCOSTO MOSTRA PERSONALE
di Andrea Domenico Taricco

Rinascenza contemporanea propone una nuova mostra monotematica intitolata Lapsus Mentis in cui espone l’artista modenese Vanessa Mazzali. Ancora una volta vengono affrontati i caratteri della Teoria Sinaptica Essenziale secondo i quali l’elemento post virtualista dell’Inumanismo trova sfogo nella rappresentazione pittorica psico-creativista. Una lotta impari tra la razionalità ed i preconcetti del Super Io quale vettore che controlla gli impulsi del nostro equilibrio psichico. Il Super Io è l’ideale che il soggetto desidera raggiungere e che giudica tutto ciò che si muove al di fuori della propria portata. Comporta un costante modellamento dell’Io reagendo ad elementi non immediatamente riconoscibili dalla propria coerenza/coscienza. Affermazioni che rinviano direttamente al conflitto interiore, alla lotta che qualsiasi tipologia di equilibrio psichico deve sopportare e superare per giungere ad un nuovo livello di adattamento. Questa lotta emerge dalle opere di Vanessa. L’immobilità dei soggetti, la delicatezza dei colori così come l’equilibrio plastico indurrebbero subito a pensare che il senso della posa fosse indice di letizia esecutiva nel modo in cui viene a fissarsi sul supporto. Questo avviene sicuramente, ma solo superficialmente. L’equilibrio esteriore delle sue opere decanta una compostezza formale del Sè scatenando successivamente un’esplosione cromatica in cui l’Io viene scardinato nelle sue fondamenta determinando così uno spiazzamento ulteriore dello spettatore. Ne “la morte della cultura”, parte dell’oggettività formale dei libri bombardati da schizzi cromatici di colore/sangue. L’action painting assume valori concettuali nel senso critico dell’intellettuale moderno che osserva/interiorizza/trasforma. Processo che attua in maniera diversa nel ciclo dei “Fragments” in sui il segno pittorico descrive la rottura di un percorso cromatico, di un equilibrio razionale in cui la rottura determina una sofferenza. Astrazioni al limite di un simbolismo espressionista ravvisabile nelle “Danzanti” così come nell’opera “Risorgere”, al limite tra la figurazione e la sfera onirica. Questo andare e tornare tra la realtà fantastica e l’astrazione concreta ritorna nella mano tesa di “Aiuto” in cui il simbolo del mondo reale si innalza verso il vuoto, speculare, appunto, all’astrazione figurativa raggiunta precedentemente da “Risorgere”. Anche “La solitaria” descrive questo voler richiudersi in se stessa ma nello stesso tempo al desiderio recondito di venire a galla. Ragioni che la inducono ad affondare nei particolari anatomici come nel ciclo di “Attimi” in cui primissimi piani del corpo umano descrivono il corpo/spazio mosso però dalla convergenza dei ricordi/tempo e l’umanizzazione si s-personifica sino a defluire in luoghi ignoti in cui solo la ratio può consentire di tornare indietro. Ragioni che la inducono all’evocazione simbolica dei fiori o all’olio su tela intitolato “Abbandono”, in cui l’anonima figura di donna si perde nelle tenebre verso l’orizzonte mentre in primo piano troneggia lo scheletro del passato verso il quale noi tutti siamo risucchiati. Nelle lande dell’inconscio si rischia di restare per sempre imbrigliati e per quanti sforzi l’uomo di buona volontà possa fare per conoscere se stesso, tutto sembra vano. Se come abbiamo precedentemente affrontato, le ragioni logiche dell’Io vengono continuamente messe in discussione dal Super-Io che costituisce il rappresentante più alto dei valori etici e morali a cui ognuno aspira, è facile dedurre la lotta che questo squilibrio costituisce. La realtà muta i sogni. Questo è il fulcro dell’arte di Vanessa: il senso trasfigurativo di convertire la realtà oggettiva in simbolismi espressivi in cui consente ai desideri inconsci di accedere alla coscienza.

GALLERIA LA TELACCIA – PUBBLICATO SULLA RIVISTA ART&ART

Sapori della vita, ricordi paesaggistici, nature morte e immagini informali vivono all’interno del percorso pittorico dell’artista Vanessa Mazzali con un’autentica poesia di ampio respiro e con una riflessiva che stimola l’interesse dell’osservatore. Sensazioni gradevoli e serenità d’animo si lasciano cogliere in una interpretativa espressiva da cui traspare la voglia di comunicare e la concretezza d’immagine. Pittura vissuta da parte dell’artista con libera autonomia di linguaggio ed analisi della realtà, tanto da determinarne il criterio di una ricorrente comunicativa ben palpabile. L’uso dei colori, di buona capacità di sintesi, le proprietà del disegno e il gioco di luci e ombre ci danno la misura esatta della sua consapevolezza pittorica rivelando così equilibrio formale e senso della composizione. Il cromatismo, vivace e dinamico, diventa pertanto elemento fondamentale nei suoi lavori e costituisce un’ambientazione scenografica personale che dà pienezza alla sua arte. Le opere dell’artista Vanessa Mazzali sono animate da vari soggetti per dare sfogo alla sua creatività e per esprimere sentimenti di genuina verità all’insegna di una realizzazione intrisa di contenuti.

 

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