ARTETERAPIA
“Nell’atto di creazione di ciascun individuo l’arte nutre l’anima, coinvolge le emozioni e libera lo spirito, e questo può incoraggiare le persone a fare qualcosa semplicemente perché vogliono farlo. L’arte può motivare tantissimo, poiché ci si riappropria, materialmente e simbolicamente, del diritto naturale di produrre un’impronta che nessun altro potrebbe lasciare ed attraverso la quale esprimiamo la scintilla individuale della nostra umanità“.
(da “Arte terapia in educazione e riabilitazione” di Bernie Warren)
L’arteterapia è un nome composto da due sostantivi: arte e terapia. Con il termine arte, dal latino “ars-artis” si intendeva l’abilità di fare, di essere, sinonimo quindi di grazia, gusto, ingegnosità. Ora il senso più corrente della parola arte è quello della produzione estetica: creare cose belle, inoltre arte implica anche l’idea di non naturale come appare nei termini artificiale, artefatto. Il termine terapia, sinonimo di terapeutica (dal greco “therapeia” che significa cura, servizio) racchiude l’insieme delle azioni e delle pratiche dirette a trattare e guarire le malattie. Il termine terapia ha avuto un’evoluzione considerevole, inizialmente si riferiva alla cura di patologie mentre oggi è sinonimo di azione basata su una concezione positiva della salute intesa come ricerca di benessere psico-fisico e non come cura di malattia. L’obiettivo dell’arteterapia è dunque questo: raggiungere il benessere tale mediante l’espressione artistica esplorando la propria esperienza interna, sentimenti, percezione, immaginazione, chiamando in causa la convinzione che il processo del fare artistico abbia in sé un potere curativo, la creazione artistica possa così divenire un’occasione per esprimere se stessi, una salutare esperienza di crescita. L’arte, inoltre, viene considerata mezzo di comunicazione simbolica, mezzo di comunicazione di problemi, emozioni e conflitti.