ROBERTA DIAZZI

Roberta Diazzi. L’eleganza e la raffinatezza dell’opera d’arte – Scritto da Barbara Ghisi

Sorprendente il percorso artistico ed espositivo che Roberta Diazzi ha fatto in pochi anni. Ma ancora più sorprendenti i traguardi che l’artista modenese ha raggiunto per meritocrazia con le proprie risorse. Notevole la coerenza con la quale ha perseguito uno stile personale nel tempo, pur variando i materiali e i temi dei soggetti raffigurati. Alcuni critici affermano che la storia dell’arte sia fatta dal succedersi di movimenti e linguaggi, dai quali emergono esperienze solitarie di artisti innovatori. Questi concorrono all’apporto originale di nuove tecniche e stili, che però, non essendo facilmente interpretabili o realizzabili, restano unici per innovazione e qualità raggiunte. E’ questo il caso di Roberta Diazzi! I suoi lavori che a primo acchito possono sembrare semplici, sono invece frutto di una ricerca di materiali preziosi e costosi non facilmente reperibili da tutti, e per questo ambiti anche dai clienti più facoltosi ed esigenti. Per compensare quello spirito inquieto e contemporaneo di una società che impone desideri sempre nuovi, e sogni sempre più amplificati. La loro elegante e difficoltosa disposizione nell’opera poi, deriva da una lunga esperienza, arricchita e affinata passo dopo passo. Sono i cristalli Swarovski di diverse dimensioni e colori i protagonisti assoluti delle sue prestigiose opere. Dal 2011 in poi questi preziosi materiali sfaccettati e riflettenti, compongono interamente le sue creazioni. Con misure che variano tra i 4 e il mezzo millimetro di diametro, per riuscire a coprire anche i più piccoli spazi della superficie elaborata, scompongono e riflettono luci e colori, donando ai soggetti vibrazione e vivacità. Ogni opera inoltre è corredata da un certificato di autenticità dei cristalli Swarovski. La luce è necessaria per la fruizione dell’opera. Se diretta o tangente crea riflessi o ombre che ne modificano la visione accentuando mobilità e dinamicità delle forme. L’immagine viene poi integrata e completata dalla sensibilità e dalla percezione personale. Le sue opere vivono attraverso diversi passaggi: l’immagine fotografica che l’artista scompone per trarne dei disegni ai quali lei stessa attribuisce giochi di chiari e di scuri, colori forti e colori tenui, giochi di ombre e di luce. I disegni vengono poi trasferiti con la matita morbida a mano libera sul supporto. Anche la superficie sulla quale sono applicati i cristalli, è frutto di una lunga ricerca di materiali, per esaltare all’ennesima potenza la loro preziosità. Si tratta del plexiglass nero. Tavole lucide che aumentano la rifrazione luminosa e tonale al punto da ricreare una seconda opera riflessa. Un’anima celata tra il buio e la luce che emerge in base alla posizione dell’osservatore. Significati sovrapposti e polisensoriali quindi, per opere che oltre ad essere viste, possono essere anche toccate. Ed attraverso il tatto entrare come la luce, nell’anima dello spettatore.
Ricerca, eleganza e professionalità dunque, contraddistinguono il lavoro di quest’artista, umile e semplice nel suo essere, ma tenace e perseverante nei suoi obiettivi. Partita dalle solide basi della specializzazione in tecniche grafiche, conseguita all’Istituto d’Arte “Venturi” della sua città, ha saputo utilizzare l’immediatezza comunicativa del segno attraverso la tecnica Pop Art. E già dalle prime opere si notava la ricerca dell’eleganza delle immagini, fossero esse a colori o in gradazioni di grigi tra il bianco e il nero. Il piacere della visione estetica che si fonde con l’immediatezza del soggetto rappresentato, mantenendo il carattere esclusivo dell’opera d’arte unica. Non a caso personaggi del calibro di Luciano Pavarotti o degli esponenti della famiglia Ferrari hanno desiderato un ritratto di sua mano. E i ritratti di quest’artista vanno oltre i dati psicologici e ci restituiscono immagini umane e realistiche subordinate all’esigenza della forma. L’illustre principessa Carolina di Monaco ha riconosciuto e premiato la raffinatezza dei lavori della Diazzi, conservando per sé una sua opera. Ma non solo! Il prestigio di quest’artista è stato riconosciuto anche oltre oceano, tanto che la first lady cinese Peng Liyuan ha voluto un suo ritratto interamente elaborato con 4800 cristalli Swarovski. A seguire fiere d’arte nazionali ed internazionali l’hanno vista protagonista. A coronare questo importante impegno, a settembre 2017 a Venezia le è stato assegnato il “Leone d’oro come Artista emergente 2017” dalla fondazione Mazzoleni. Pertanto se a prima vista Roberta Diazzi può apparire un’artista semplicemente decorativa, a testimonianza del contrario vi è la profondità di un percorso che affonda le radici nell’esperienza di uno spirito creativo contemporaneo, intelligente e sensibile, destinato a rinnovarsi per ricercare continuamente nell’arte la massima carica espressiva.

 

ENG
Roberta Diazzi. The elegance and sophistication of the work of art – Written by Barbara Ghisi

It’s surprising the artistic and semantic journey Roberta Diazzi has made in a few years. Even more surprising are the goals that this artist from Modena has achieved with her own resources. Remarkable the coherence with which she pursued a personal style throughout her journey, albeit varying materials and themes with the subject she portrays. Some critics declare that art is made by the succession of movements and languages, from which the lonesome experiences of innovative artists are born. These participate to the supply of new techniques and styles, that are however not easy to interpret and recreate and remain as such unique in their innovation and quality. This is the case with Roberta Diazzi! Her work may seem simple at first glance, but it is the result of a research for precious and expensive materials not easily found by anyone, and as such desired even by the most demanding and wealthy among the costumers. In order to compensate the restless and contemporary spirit of a society that imposes always new desires, and always more amplified dreams. Moreover, the elegance and difficulty with which they are positioned on the works is the result of a deep expertise, enriched and refined step by step. Swarovski crystals of diverse dimensions are the absolute protagonists of her prestigious work.  From 2011 onwards these exquisite faceted and reflecting materials make up her works in their entirety. Measuring from four down to a half millimetre in diameter, covering even the most minuscule spaces of the elaborate surfaces, they break down and reflect lights and colours, gifting vibrancy and vivacity to the subjects. Every work is also accompanied by an authenticity certification for the Swarovski crystals. Light is mandatory for the fruition of these works. Whether direct or tangent, it creates reflections and shades that influence sight, enriching the motion and dynamism of the shapes. The image is then completed by personal sensibility and perception. Her work lives throughout diverse passages: the photographic image the artist takes apart to create designs, which are merged with shades of light or dark, strong and soft colours, and plays of shadows and lights. These designs are transferred freehandedly with a soft pencil on the support. The surface where the crystals are placed upon is also the result of a long search for the right material, to exalt their exquisiteness to the highest degree: it is black acrylic glass. Polished sheets that increase reflective and tonal proprieties to the point of creating a second version of the work with their reflection. A soul concealed between darkness and light, emerging according to the position of the beholder. Layered and multisensorial meanings, fitting for works that can be touched as well as seen. And through the touch enter, like light, in the soul of the viewer. Research, elegance and professionality distinguish the work of this artist, humble and unpretentious in her own being, but tenacious and perseverant in her own goals. Sailing from the solid basis of her specialization in graphic techniques in her hometown Art School “Venturi”, she managed to use the communicative immediateness of the stroke in Pop Art techniques. In her early work, it was already noticeable the elegance in images, may them be coloured or in greyscale. The pleasure of aesthetic vision merges with the immediateness of the presented subject, maintaining the exclusive characters of a unique work of art. It’s not by chance that personalities the likes of Luciano Pavarotti or Ferrari family members had wanted a portrait by her hand. Portrayals from this artist go beyond psychologic data and return humane and realistic images, subordinated to the needs of shape. Illustrious Caroline, Princess of Hanover, has recognised and praised the exquisiteness of Diazzi’s work, keeping for her won one of her paintings. Moreover, the prestige of this artists was also confirmed overseas: Chinese first lady Peng Liyuan wanted her own portrait, realised with 4’800 Swarovski crystals. Both national and international art conventions have seen her protagonist. Crowning her success, in Venice she has been bestowed with the prestigious “Leone d’Oro” as best emerging artist of 2017 by the Mazzoleni foundation. Therefore, if at first glance Roberta Diazzi may strike merely as a decorative artist, testament of the opposite of this is a journey that buries its roots in the experiences of a contemporary creative spirit , intelligent and tender-hearted, destined to renew itself to achieve the highest expressive pervasion reachable in Art.

 

CONTATTI

 

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Come definiresti la tua espressione stilistica?
R: Un gioiello da appendere? Forse si può davvero parlare di gioiello e comunque di un raggruppamento di arti. Per realizzare una delle mie opere i passaggi sono diversi ed il risultato finale ci porta a pensare subito a qualcosa di prezioso visto l’utilizzo dei Cristalli Swarovski. In realtà dietro ci sono tante fasi, il disegno realizzato a mano, la scomposizione dei colori singoli, l’arte del mosaico e quella dell’arte orafa… davvero un mix. Non rinnego la mia partenza, la pop-art che ancora oggi tratto in diverse commissioni.

D: Come è avvenuto l’approccio alla lavorazione dei preziosi cristalli e come si è evoluta negli anni la tua ispirazione creativa?
R: Ad un certo punto della mia fase artistica, quella legata al mondo pop, in specie ai ritratti pop art, ho capito che era arrivato il momento di fare un passo avanti, che di artisti ritrattisti ce n’erano già a bizzeffe e che per emergere nell’arte avrei dovuto specializzarmi in qualcosa tutto mio. Iniziai a sperimentare altri materiali, molto diversi dai colori ad olio e dall’utilizzo del pennello. Un giorno, vedendo una ventina di preziosi mi ispirai, cercai i cristalli più economici inizialmente per testare il materiale poi successivamente arrivai a Swarovski. Rimasi colpita dalla grande resa di brillantezza, unica e dalla grande gamma colori che l’azienda austriaca era in grado di offrirmi. Le prime opere derivarono proprio dal mondo pop, realizzai le icone classiche, per poi arrivare alla creazione degli animali della savana, la mia grande passione. Sono amante del “bello” e credo che il mondo animale in questo sia unico ed insuperabile, ciò che ci propone la natura in tutta la sua perfezione è insuperabile e a me non resta che ispirarmi a così tanta bellezza.

D: Quali progetti artistici stai portando avanti per il 2018?
R: Nel 2018 ho avuto la fortuna di consolidare i rapporti con le importanti gallerie con la quale collaboro, alcune già da diversi anni; con altre invece ho avuto il piacere di iniziare proprio in questi ultimi mesi. Ho realizzato recentemente una commissione molto importante che ancora non posso svelare perché al momento non è ancora stato consegnato… credo sia forse l’opera che fin ad ora mi ha fatto più sognare ed ambire a grandi progetti…

D: Da artista con visione cosmopolita come valuti in generale il mondo dell’arte in ambito nazionale e internazionale?
R: Il mondo dell’arte in Italia è molto duro, siamo inoltre troppo legati ad un commercio statico. Credo che all’estero ci siano più opportunità per gli artisti in generale e soprattutto noi Italiani. Ci sono molti collezionisti che amano il Made in Italy ed in questo noi siamo avvantaggiati. Anche il mondo dell’arte si deve adeguare alle grandi innovazioni del momento, il modo in cui la comunicazione online sta cambiando il mondo.

 

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