Sempre attenta e solerte nelle sue scelte, la poliedrica e vulcanica Francesca Bice Ghidini ha deciso di cimentarsi in un pregevole progetto artistico, un nuovo catalogo che raccoglie e contiene al suo interno sia un circuito di opere pittoriche di particolare spessore rappresentativo, sia una carrellata di componimenti poetici scritti nella pregnanza intensa della sua vocazione aulica. Arte pittorica e poesia sono un binomio assolutamente vincente nella declinazione espressiva, che ispira e alimenta il talento creativo della Ghidini e ne supporta l’estro fantasioso e il pathos sentimentale. Accanto al materiale artistico e poetico della Ghidini sono presenti anche le illustrazioni di Alessandro Rinaldoni, artista dal vivace e dinamico stimolo sperimentale, con cui si è sviluppata e consolidata una positiva sinergia di interazione collaborativa sfociata proprio nella pianificazione e nella progettazione congiunta di questo catalogo-raccolta poetica, a dimostrazione dell’intreccio armonioso di intenti e di intenzioni da parte di entrambi. La copertina del volume propone un’opera realizzata a quattro mani, che diventa un simbolico ponte di collegamento tra i reciproci e rispettivi modus pingendi e si rende testimonianza di una volontà di “fare squadra” che diventa senza dubbio un importante e consistente plusvalore aggiunto ulteriore davvero molto comprovante. La Dott.ssa Elena Gollini nel complimentarsi per l’interessante iniziativa comune ha espresso commenti di sincero apprezzamento dichiarando: “Conosco bene Francesca e la stimo e la ammiro come donna e come artista. Il suo potenziale di risorse artistiche e creative è certamente molto sfaccettato e versatile. Questo gioca a suo favore e diventa un cosiddetto fattore dominante di rilievo in ogni sua scelta. Accostarsi alla figura altrettanto virtuosa e valida di Alessandro è un’occasione in più per ribadire il suo orientamento aperto e volitivo. Questo incontro di arte e poesia, che unisce lei e Alessandro si rende portavoce di uno spirito visionario, che va oltre gli schemi e i dettami di individualità e si traduce invece in una formula di sintonia bilanciata e di equilibrio perfetto, dove l’alchimia delle cifre stilistiche diventa una perfetta sintesi di commistione”. E ancora la Dott.ssa Gollini proseguendo nella sua dissertazione riflessiva ha sottolineato: “L’arte contemporanea ha bisogno di queste presenze coese, di queste affinità artistiche elettive. Così come la poesia ha bisogno di essere nutrita e alimentata tramite lo stimolo proveniente dall’integrazione e dalla comparazione con la pittura, per rafforzare il suo humus fertile e fecondo ed essere ancora più incisiva e sferzante nel suo lirismo accorato e appassionato. Sono convinta che Francesca e Alessandro riceveranno meritate soddisfazioni da questo progetto, che costituisce per entrambi una significativa pietra miliare, un tassello di caratura e di pregio, che ne dimostra l’autentico slancio artistico, tenace e indomito”.