RECENSIONE POST VISIONE SPETTACOLO TEATRALE “SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA”

Ogni commento potrebbe quasi essere addirittura riduttivo nel definire la brillante e spumeggiante performance teatrale, con cui è stata interpretata questa esilarante e spassosa commedia dei tempi moderni, andata in scena presso il teatro Ruggero Ruggeri a Guastalla. In un gustoso e saporito intreccio con il remake rivisitato della famosa celeberrima sitcom TV “Casa Vianello” con protagonisti Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, la rinomata coppia di attori Paola Quattrini e Antonio Catania, ha intessute orchestrato il filo conduttore di una narrazione davvero di piacevole ascolto, tra ammiccamenti di sapiente e gestualità e doppi sensi dialettici di acuta sottigliezza per fare sorridere con intelligente e arguta capacità comunicativa.. Accanto a loro, un Nini Salerno altrettanto carismatico e accattivante e un altrettanto guizzante e coinvolgente Gianluca Ramazzotti. Direi proprio, che è stato un mix esplosivo di situazioni, che hanno anche evidenziato in forma di attuale parodia dei giorni nostri, il comportamento frequente nei rapporti di coppia, dove niente è come appare e niente è come sembra e dove spesso e volentieri il sotterfugio la fa da padrone per tenere alto il vessillo, finto e poco credibile, della coppia perfetta, che si trincera dietro un’immagine cliché senza macchia e senza peccato. Inoltre, emerge anche astutamente congegnato in chiave velatamente satirica, il richiamo e il rimando di riferimento alla politica e ai cosiddetti privilegi della classe governante, che si fregia di lodi, onori e glorie e vive di pura apparenza formale, professandosi a paladina della giustizia e della verità e vantandosi delle onorificenze ricevute. Ne esce lo specchio di una società-famiglia e di una società-politica dissacrante e dissacratorio, davvero molto sfaccettato e con molteplici diverse sfumature, che viene “spogliata” con ironia godereccia di alcuni suoi presupposti di fondamento, in realtà molto deboli e fragili e viene “denudata” di alcune altre componenti basilari, dietro alle quali appare soltanto di facciata e di proforma. Tra il serio e il faceto (come dice il celebre proverbio) si toccano dunque argomentazioni e tematiche meritevoli anche di pensieri seri e di riflessioni attente e accurate, all’insegna di quello straordinario e intenso spirito di leggerezza profonda sempre vincente.

 

Condividi

Rispondi