MAURIZIO CASTELLANI

Biografia di Maurizio Castellani

Maurizio Castellani, dopo tanti anni passati a leggere decide di mettersi a scrivere. “La ventiquattrore – Delitto in albergo” è il suo primo racconto giallo, dove la trama delittuosa si mescola a comicità e ricette di cucina. Recensito dal famoso sociologo Francesco Alberoni, ho vinto il Primo Premio Nazionale di Narrativa nel 2016 “La Città di Murex” e nel Luglio 2017 il Primo Premio della XIII edizione del concorso “Io scrivo”. A Giugno 2017 ha pubblicato, con la casa editrice Carmignani, un breve romanzo giallo, dove il personaggio principale è il Commissario Bertini della Questura di Pisa. A Novembre 2017 ha pubblicato con Il Foglio Letterario Editore un altro breve romanzo giallo, la seconda indagine del Commissario Bertini, dal titolo “Delitto al Book Festival”. A Dicembre dello stesso anno, Maurizio Castellani ha pubblicato con Porto Securo Editore, un breve racconto su “L’amore visto dagli uomini” inserito nella raccolta “Je t’aime… Moi non plus”. “Vendemmia rosso sangue – Lo strano caso del morto che parla” pubblicato nell’Ottobre 2017, è il suo secondo romanzo giallo, dove Marco Vincenti (protagonista del primo libro) indaga su una misteriosa morte insieme ai suoi due amici e al Maresciallo Bevacqua. Toscana, comicità e ricette di cucina fanno da contorno al piatto forte ovvero al giallo.

 

CONTATTI

 

“LA VENTIQUATTRORE – DELITTO IN ALBERGO”

Stanco di svolgere la professione di geometra, ritenendola oramai un “disbrigo della burocrazia inventata” e dopo avere ereditato un albergo a Casciano Terme, decide di cambiare vita e lavora, così Marco Vincenti inizia la sua avventura di albergatore. Lo affiancano e lo confortano i suoi amici Piero e Andrea e la stupenda Grazia, in qualità di sostituta inserviente.
Tra i primi clienti che ospita l’albergo c’è un certo Corrado Fantozzi, a cui Marco attribuisce il soprannome “L’Asciutto” per il portamento e il fisico prestante. L’Asciutto, che si aggira perennemente con una valigia ventiquattrore, svolge un’attività tra il lusco e il brusco e che ha a che fare con le Beauty Farm e il genere femminile.
Due giorni dopo il suo arrivo, Marco trova il Fantozzi morto nel letto della camera 106 e della valigetta non c’è più traccia; l’unico riferimento è un biglietto da visita con su scritto “Marta” e un numero di cellulare.
Chi ha ucciso il Fantozzi? Quale peccato aveva commesso?
I tre investigatori, tra ricette di cucina, trattorie toscane e belle donne, indagheranno sul fatto con l’aiuto del Maresciallo Bevacqua e il conforto di Grazia. Non sempre l’analisi di un delitto, se pur vincente, è la realtà dei fatti. E’ la prima indagine per l’ex geometra Vincenti, dove il vernacolo toscano, il suo paesaggio e la buona cucina, sono strettamente legate ai fatti.

 

“VENDEMMIA ROSSO SANGUE – Lo strano caso del morto che parla”

Un’altra indagine per Marco Vincenti. Questa volta il caso è più complicato del solito. Un morto ammazzato, privo di documenti viene ritrovato da Marco ai bordi di una strada.

Pochi sono gli indizi, ma la capacità deduttiva di Marco, unita al suo grande spirito di osservazione, gli farà risolvere il caso, ovviamente con l’aiuto dei fidati amici Piero e Andrea e del Maresciallo Bevacqua.
Il paesaggio toscano, le ricette di una buona cucina casalinga, le belle donne e tanta, tanta ironia. Tinte lievi e forti.

 

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INTERVISTA ALL’AUTORE – a cura di Elena Gollini

D: Come ti definisci in qualità di scrittore?
Per me scrivere è puro divertimento, mi dedico alla scrittura nei momenti liberi o di forte inspirazione, sicuramente se fossi obbligato a scrivere, non riuscirei a produrre così tanto. Quattro romanzi terminati, anche se attualmente pubblicati solo due, tre racconti brevi pubblicati, un romanzo giallo in fase di ultimazione e un breve racconto terminato proprio in questi giorni che sarà pubblicato a breve, tutto questo in soli 36 mesi, cioè da quando è iniziata questa passione. Non ho mai avuto sponsorizzazioni e non frequento né salotti letterari, né faccio parte di caste particolari. Sono all’inizio di una nuova esperienza, quindi al momento lavoro molto e non cerco di essere partecipante a quel gruppo di scrittori che si definiscono narratori impegnati.

D: Quali progetti stai portando avanti per il 2018?
R: Nel 2018, e più precisamente nella prima metà di ottobre, pubblicherò il terzo romanzo giallo della saga “Marco Vincenti”. Sempre in tale periodo, dopo l’esito ad alcuni concorsi nazionali e internazionali, pubblicherò il primo romanzo giallo della serie “Il commissario Luschi” un giallo ambientato in Senegal dal titolo “DAKAR”. A breve, così lo spero, terminerò il 4° romanzo giallo “Marco Vincenti” che pubblicherò a marzo del 2019.

D: Come pensi si possano stimolare e incentivare alla lettura i più giovani e le nuove generazioni?
R: Ritengo che le Biblioteche Comunali, che stanno attualmente svolgendo un ottimo ruolo di “stimolatore” siano un buon veicolo per i giovani lettori. Ogni casa editrice, così come ogni autore “Self Publishing” dovrebbe inviare copia della sua pubblicazione almeno a ogni rete bibliotecaria sul territorio nazionale. Molti autori emergenti sono veramente validi, rispetto anche ad autori, che benché abbiano vinto premi importanti e prestigiosi sono di fatto illeggibili. Credo che mettere gratuitamente a disposizione delle biblioteche la “cultura Italiana” e non solo, possa incentivare e stimolare le nuove generazioni alla lettura, anche perché non sempre i giovani hanno il denaro per acquistare un libro, così come molte famiglie italiane. Ricordo che in Italia, circa cinque milioni di persone sono in condizioni di povertà assoluta e circa otto milioni in povertà relativa, il tutto pari ad un 22% dei residenti. Infine, la recessione ha determinato una flessione della voce di spesa relativa all’acquisto di libri, ovviamente per la diminuzione di liquidità da parte delle famiglie. Quindi, per stimolare alla lettura le nuove generazioni e non solo, un ruolo importante lo possono svolgere le biblioteche pubbliche se supportate dagli editori.

D: Come valuti attualmente il comparto dell’editoria?
R: Circa il 50% del comparto è in mano alle grandi case editrici, che conducano un ruolo “di buono e cattivo tempo” mentre il resto è in mano a piccole case editrici, che pur pubblicando nuovi autori, di cui alcuni degni di nota, fanno fatica a distribuire il proprio prodotto, e quindi a inserirsi sul mercato nazionale. Penso che un aiuto generale lo possa svolgere il Governo, per il sostegno e il rilancio di tale settore, promuovendo e incentivando tutta l’editoria in genere.

 

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