SCOPEX – NICOLETTA SCOPECE

Presentazione di SCOPEX

SCOPEX nasce qualche anno fa per mano di Nicoletta Scopece, archeologa specializzata in preistoria che, però, decide di mettere da parte gli anni di studio per dar sfogo alle sue passioni più grandi, la moda e l’artigianato. Dopo un inizio di sperimentazioni con vari materiali, decide di voler trasformare i rifiuti quotidiani in gioielli e borse. Nel 2015 conosce Riccardo, laureato in Economia, e decide di trasferirsi a Parma. Insieme iniziano un progetto di vita e di lavoro, ampliando quello che era l’idea iniziale di Scopex, soffermandosi sull’unicità di ciò che realizzano, utilizzando materiali di riciclo.

 

Presentazione di Nicoletta Scopece – A cura della Dott.ssa Elena Gollini

Nel variegato comparto della moda artistica handmade la produzione creativa realizzata da Nicoletta Scopece merita di essere annoverata nel qualificante concetto di arte da indossare, così come di quello di arte da vivere e anche di arte socialmente utile. Infatti, Nicoletta, che proviene da studi universitari di Archeologia, ha deciso di scavare e di scandagliare, in senso metaforico come avrebbe fatto durante degli scavi archeologici veri e propri, scoprendo le interessanti risorse fornite e offerte dal patrimonio racchiuso nel termine onnicomprensivo di “riciclo” includendo dunque anche la cosiddetta arte del riciclo. Da qui, si è aperto un mondo di risorse e di opportunità, che Nicoletta ha saputo mettere a buon frutto e ottimizzare su più fronti trovando un proprio stile creativo e un proprio orientamento di ricerca e compiendo una scelta importante, che ha influito anche a livello esistenziale oltre che professionale. Questa sua fervida e appassionata dedizione al riciclo e alla valenza insita nel concetto di arte del riciclo la spinge a cimentarsi in una sperimentazione, che spazia in modo molto versatile, ottenendo soluzione davvero originali e particolari, che hanno una esclusività distintiva subito riconoscibile. Ecco, dunque che l’animo e l’indole curiosa e intraprendente dell’archeologa prodiga e protesa sempre verso nuove avventurose scoperte, viene trasportata e traslata nella ricerca artistica e attinge tutto quell’humus fertile e fecondo di impegno volenteroso. La produzione realizzata da Nicoletta nasce dalla volontà di trovare un meccanismo di rinascita, di rigenerazione, di trasformazione positiva, di rinnovamento, dimostrando, che anche ciò che può sembrare come materiale di scarto e prodotto da scartare, può invece avere una nuova vita, una nuova identità di pregevole valore. Nicoletta predilige soprattutto la carta di varia natura e provenienza, che viene sapientemente lavorata con perizia certosina e meticolosa e diventa simbolo di questa sua esclusiva e peculiare moda artistica del recupero e del riuso, diventa testimonianza di un percorso creativo, che si proietta anche di rimando a diffondere, promuovere e sostenere in modo concreto e fattivo la tutela del nostro pianeta e del nostro habitat, che va protetto e salvaguardato tramite il riciclo e l’educazione civica al riciclo e al riciclabile. Pertanto, alla luce di questo messaggio collettivo la produzione di Nicoletta appare ancora più pregiata nelle sue fattezza di attenta artigianalità handmade e assume e riveste una propria e speciale ammirevole portata concettuale da elogiare.

 

CONTATTI

 

INTERVISTA A NICOLETTA SCOPECE – A cura di Elena Gollini

D: Una tua riflessione sul concetto di arte da indossare;
R: Viviamo in Italia e abbiamo la grande fortuna di essere circondati da arte e da ex archeologa non posso restare ferma davanti a tanta bellezza. L’arte è bellezza e unicità ed è per questo che penso che tra arte e moda ci sia un forte legame. Quando un artigiano creativo crea qualcosa, produce arte da indossare perché quel prodotto è unico, esattamente come l’arte. Ed è proprio questo il concetto su cui Scopex fonda la sua mission. Creare unicità! I prodotti che realizziamo sono unici, non sono riproducibili in modo esatto e sono anche personalizzabili. Anche utilizzando gli stessi materiali, ognuno avrà qualcosa che lo distingue dall’altro. Personalizzando ciò che vuoi indossare lo rendiamo ancora più unico. Proprio come l’arte.

D: Una tua riflessione sul concetto di moda creativa;
R: La moda, da sempre, appassiona donne e uomini che vogliono avere un certo stile. L’utilizzo dei social ha ulteriormente sottolineato questo aspetto facendo nascere nuove figure che avessero un forte legame con la moda. Per noi la moda deve anche far distinguere, deve rendere unici, ed è per questo che siamo molto vicini al concetto di moda creativa. L’utilizzo di materiali innovativi e diversi dagli standard rende la moda davvero creativa. Noi abbiamo scelto di utilizzare carta di riviste, plastica di bottiglie, lattine di bibite, vecchi bottoni, da fondere per creare oggetti unici che rendono la donna e l’uomo eleganti senza tralasciare un po’ di estro e stravaganza. Perché per distinguersi non basta indossare un abito firmato ma qualcosa che puoi avere solo tu! La personalizzazione di un gioiello o di un accessorio rendono ancora meglio questo concetto e permette di farti indossare il tuo modo di essere e il tuo stile.

D: Come stai improntando la tua ricerca creativa in questo periodo?
R: Scopex è in continua evoluzione. Siamo partiti con la creazione di gioielli semplici e con l’utilizzo di tecniche basilari con materiali di vario genere. Adesso abbiamo deciso di accantonare alcuni materiali e di evolverci nella conoscenza di tecniche di trasformazione di materiali esclusivamente di riciclo. Stiamo lavorando su nuove tecniche per sfruttare al meglio tutti i materiali che troviamo e che ci vengono donati. Tecniche appartenenti ad altre culture meno conosciute ma che hanno tanto da insegnarci, perché legate al concetto di trasformazione e di creazione dell’arte con quel che si ha a disposizione e perché sono tecniche ecosostenibili basate sul riutilizzo di materiali che hanno perso la loro funzione primaria venendo trasformati in un nuovo prodotto con una nuova utilità. Queste culture cambiano il modo di interpretare i rifiuti; essi diventano non un problema ma un’opportunità che consente di diminuire, di fatto, l’eccessiva produzione di oggetti di consumo. Quotidianamente ricerchiamo e studiamo tecniche anche antiche, scontrandoci anche con difficoltà linguistiche, adattandole spesso, ai materiali che abbiamo a disposizione, portando quindi tecniche già esistenti ad un livello più attuale. È un continuo fare esperimenti e pensare a come trasformare le materie di scarto in modo creativo e originale ed è una scoperta continua che rende questo lavoro sempre bello e pieno di emozioni. Tra tutte le tecniche, quella che stiamo sviluppando maggiormente è quella delle borse di carta intrecciata che vedrà l’arrivo di diversi nuovi modelli di forme diversa, tutti personalizzabili con il tipo di carta che si desidera. Dalla carta di riviste patinate a riviste di parole crociate, libri, spartiti musicali, vecchi appunti di scuola, fumetti, insomma ogni donna o uomo può scegliere o proporre quella che rappresenta meglio i suoi gusti e le proprie passioni. Oltre alla produzione vera e propria, stiamo lavorando su diversi progetti che abbiamo in mente; alcuni ancora in fase embrionale e altri già a buon punto, sperando che la nostra “piccola” realtà possa coinvolgere più persone possibili, soprattutto nella comprensione del concetto di trasformazione dei rifiuti che ogni giorno produciamo.

 

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