LISISTRATA VA IN SCENA AL TEATRO RUGGERO RUGGERI DI GUASTALLA

RECENSIONE RIFLESSIVA POST SPETTACOLO

Nell’assistere allo spettacolo con protagonista la carismatica Amanda Sandrelli, mi sono sentita trasportare indietro nel tempo, all’epoca dell’antica Grecia, in cui ha vissuto l’autore magister Sommo Aristofane e contemporaneamente ho colto aspetti e tratti di modernità disarmante e impressionante. La tessitura di questa sublime commedia senza tempo e fuori dal tempo, si snoda e si dipana attorno all’importanza conferita alla forza trainante del sesso, che i Greci reputavano così primario da poter influire addirittura sulla soluzione provvidenziale di una guerra. Amanda Sandrelli, con la sua recitazione ci conduce dentro i meandri di una società antica con i propri dogmi e canoni di riferimento, che vengono improvvisamente scardinati dalla genialità di Aristofane, che colloca in modo paritetico e sullo stesso piano di livello donne e uomini, utilizzando proprio il medium e lo strumento del desiderio sessuale e carnale, basato sulla componente indomabile e irrefrenabile della libido. Questa commedia così contemporanea nella sua visione sostanziale e concettuale, si presta ad alimentare un dibattito di scambio e di confronto anche ai nostri giorni, sfruttando l’elemento sottile dell’ironia e del sarcasmo, tradotto in messaggi e significati sottesi, tutti da interpretare. Amanda Sandrelli alias Lisistrata acquista dunque un superpotere, che supera e oltrepassa gli istinti bellici e battaglieri in nome e a favore di una pace passionale e appassionata. Da qui si può anche citare la celebre frase paradigmatica “fate l’amore, non fate la guerra” che appare quanto mai attinente e pertinente, anche riportandola all’allora periodo storico-sociale. Questa eroina non è dunque soltanto una figura simbolica e metaforica, ma acquista un’identità ben più versatile come chiavi di lettura. Diventa simbolo di caparbia tenacia, energia e forza, pazienza e capacità tattica e strategica ed è quindi a tutti gli effetti equiparabile al valore attribuito ai grandi generali condottieri del passato. Una commedia frizzante e guizzante, che diverte facendo anche pensare e riflettere in modo serio.

 

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