RECENSIONE POST SPETTACOLO PRESSO IL TEATRO RUGGERO RUGGERI A GUASTALLA “FALSTAFF A WINDSOR”

Senza ovviamente voler essere mielosa ed edulcorata e tanto meno fare della falsa retorica, devo dire che questo spettacolo teatrale ha davvero aperto in grande la stagione 2023/2024 dello storico prestigioso teatro guastallese. Alessandro Benvenuti con la sua radicata e consolidata esperienza si è perfettamente calato nella parte e ha saputo condurre la scena con accattivante e carismatica maestria, riuscendo a conquistare l’attenzione con garbata eleganza, ma anche con piglio scanzonato e frizzante. Lo spettacolo ha portato in scena una rivisitazione davvero azzeccata del celeberrimo “Le comari di Windsor” trovando delle chiavi giuste e per certi aspetti alternative di lettura. È una performance, che si rivolge ad un vasto e ampio raggio di interpretazione concettuale, senza però mai risultare troppo macchinosa ed elucubrata. Tra le pieghe di una scanzonata narrazione recitata con sbarazzina ironia si trovano tratti e tratteggi di riflessione seria e pensata, di sentimenti intensi e profondi, di metafore e simbologie, che ben si possono applicare all’odierna società e all’attuale visione collettiva esistenziale. Ecco, perché nonostante l’ambientazione contestualizzata in epoca passata, questo spettacolo è nel qui e ora, più che mai presente nell’odierno modus pensandi e operandi. La cifra dialettica espressiva e comunicativa, arguta, guizzante, audace e sagace di Alessandro Benvenuti accentua il pregio scenico e narrativo e conferisce un quid di plusvalore aggiunto ragguardevole all’intero palinsesto, dove certamente l’intera compagnia fornisce un apporto qualitativo elevato. Ho trovato molto intrigante questa trama incentrata sull’elemento di “leggerezza” non superficiale, che risulta essere fluidamente recepibile dal pubblico, ma al contempo che scava e scandaglia in maniera consapevole e coerente su valori cardine come l’eroismo e l’antieroismo, individuando una formula di arricchente e costruttiva condivisione. Un applauso meritatissimo, dunque, per uno spettacolo, che diverte e intrattiene con spiccata sensibilità e significativa intelligenza visionaria. In calce mi permetto di citare le parole emblematiche di Alessandro Benvenuti, pubblicate sul suo profilo Instagram, che reputo davvero calzanti, colpendo nel segno, come si suol dire in maniera egregia: “Il bello del teatro è che si scriva assieme a chi lo guarda. Sera dopo sera. Per quanto il testo abbia già un suo indubbio valore, pensare che il confronto lo possa migliorare è quell’aspetto dinamico in più, che fa del teatro un’arte meravigliosa, perché in continuo divenire”.

 

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