RECENSIONE SPETTACOLO “STANLIO E OLLIO – UNA COMMEDIA MUSICALE SENZA CERVELLO” PRESSO IL TEATRO DEL FIUME A BORETTO

Una commedia teatrale, che mette in scena la sferzante e frizzante comicità della mitica coppia immortale di Stanlio e Ollio, come quella proposta presso il Teatro del Fiume a Boretto, è senza dubbio un’occasione imperdibile, per ricordare le storiche e celeberrime gag esilaranti di questi due autentici artisti geniali, che attraverso il sorriso hanno saputo intrattenere e divertire con guizzante carica di energia positiva. Adoro da sempre le comiche di Stanlio e Ollio, perché mi rammentano la bellezza di una sana e salutare risata e mi coinvolgono con la semplice e genuina spontaneità, che le contraddistingue. Figure simbolo, assolutamente iconiche del cinema e del teatro mondiale, hanno rappresentato la loro epoca storica, ma hanno anche saputo proiettarsi in avanti diventando trasversali e superando il decorso cronologico e temporale, risultando sempre attuali, degli intramontabili evergreen. Il mio applauso è quindi molto sentito nel cogliere l’intento di omaggio ammirato da parte degli attori protagonisti, che hanno calzato e vestito le sembianze di questi due personaggi epocali e hanno rispettato con ogni cura e premura la loro memoria, rievocandone le gesta recitative con devozione, ma al contempo trovando una propria individuale e soggettiva capacità di reinterpretazione e imprimendo un proprio personale e personalizzato cliché espressivo e una esclusiva distintiva cifra comunicativa. Sono certa, che se Stanlio e Ollio avessero assistito allo spettacolo sarebbero stati molto compiaciuti del restyling attuato e messo in opera da questa carismatica coppia composta da Federico Perrotta e Claudio Insegno e si sarebbero a loro volta lasciati andare alla spassosa orchestrazione teatrale. Perché, non dimentichiamo, che per essere artisti di talento vero bisogna anche sapersi proporre in maniera volutamente più leggera, che non significa però superficiale e banale, affrontando tematiche e argomentazioni di contenuto sfaccettato e articolato, strappando sorrisi e risate con acuta e arguta ironia e con sagace spirito ironico, sollevando al tempo stesso a livello sociale e collettivo pensieri e riflessioni profonde e toccando concetti e contenuti salienti. Ecco, questa stessa grandiosa e magistrale padronanza insita nel DNA artistico di Stan Laurel e Oliver Hardy, io l’ho individuata a pieno nell’impeccabile visionarietà recitativa di Federico Perrotta e Claudio Insegno, con il plus valore aggiunto della loro accattivante impronta peculiare, che si è armoniosamente intrecciata formando un tutt’uno, un unicum in bilanciato equilibrio. Lunga vita a questa forma di comicità intelligente, arricchente e costruttiva!

Condividi

Rispondi