ILARIA CRIVELLI

Biografia di Ilaria Crivelli

Nata nel 1993 a Pietrasanta, sono una tosco-lombarda da sempre divisa tra il mare e la pianura alla ricerca della propria identità. Una volta terminato il liceo, attratta dal concetto di bellezza, mi sono diplomata come Make-up Artist. Ho compreso come il colore e la creatività fossero per me fonte di continua ispirazione; da autodidatta ho continuato a sperimentare in un modo quasi automatico e inconscio diverse tecniche e materiali. È una passione che si è evoluta per caso, passando dal trucco al blocco da disegno ed infine alla tela, un processo istintivo e terapeutico. Ogni volta che dipingo entro in una dimensione tutta mia, fatta di sensazioni e ricordi, come una musica che mi alimenta, che lascia tutto in secondo piano ed imprime ogni mia emozione. (Ilaria Crivelli)

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Come definiresti il tuo stile espressivo usando tre parole chiave e motivandole;
R: Istintivo perché non c’è un momento preciso della giornata in cui dipingo, è come un prurito che ho sulle dita che deve essere assolutamente soddisfatto.
Sensoriale perché è il modo più completo e diretto che ho di esprimere ogni mio pensiero ed emozione, dalla scelta dei colori e dalle sovrapposizioni emerge il mio stato d’animo, alcune volte pieno di gioia, altre tormentato e cupo.
Libertà perché ho la possibilità di esprimere me stessa senza imposizioni o limiti.

D: Una tua riflessione sul concetto di energia creativa;
R: Viene definita Nyctophilia l’amore per la notte in quanto quiete dei sensi; un modo di vivere la realtà interamente con le proprie sensazioni, senza che vengano contaminate dalla quotidianità. Penso sia il modo più efficace di definire la mia energia creativa, sono un essere della notte, che vive in un universo parallelo libera da ogni vincolo tranne che dalla sua mente.

D: Come stai improntando la tua ricerca artistica quest’anno?
R: Tutte le mie opere hanno sempre incontrato solo pochi sguardi, di amici e familiari soprattutto. Ho aperto il profilo Instagram un po’ per la voglia di condividere la mia arte, ma anche per la curiosità di capire che cosa gli altri vedessero nei miei quadri, provassero o percepissero. Sento anche la necessità di ampliare i miei orizzonti, continuando a sperimentare nuove tecniche e materiali. L’idea è quella di fondere il mio stile astratto con particolari ben definiti e realistici, ma per il momento non voglio rivelare altro.

 

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