DAVEE GRAY alias DAVIDE GRANIERO

Biografia di Davee Gray alias Davide Graniero

Davide Graniero, in arte Davee Gray, nasce in Toscana, Vinci (FI) nel 1989. Da sempre attratto dal mondo dell’arte, dopo essersi trasferito a Latina, si appassiona alla pittura grazie alla frequentazione di artisti locali. Pittore autodidatta astratto, si inspira a pittori famosi come ad esempio Jackson Pollock con la tecnica del Dripping, Vasilij Kandinskij e Kazimir Malevič.

Nel 2019 inizia il suo percorso da pittore traendo la sua ispirazione da ciò che lo circonda e da ciò che accade nel mondo. La sua arte è in continua evoluzione, dilettandosi nello sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali. Dipinge maggiormente su tela, usando colori acrilici, colle viniliche e i più svariati materiali dai quali trae ispirazione per nuovi dipinti. 

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Una riflessione sul concetto di arte cosmopolita;
R: L’arte è intrinsecamente cosmopolita, va al di là delle barriere linguistiche, dei confini territoriali nonché ideologici. Consente di comunicare con persone di ogni tipo, indipendentemente dalla loro estrazione sociale, dal loro background. L’arte è uno di quei pochi territori in cui non può essere piantata una bandiera.

D: Come definiresti il tuo stile espressivo usando tre parole chiave e motivandole;
R: Non parlerei di stile, definirei essenzialmente la mia pittura in tre parole: gestuale, materica, sperimentale. Gestuale: attraverso gesti e movimenti l’opera nasce, prende forma e vita. Materica: il colore riveste ovviamente un ruolo fondamentale nel lavoro, posso usarne uno o più strati, a seconda delle circostanze, ciò dipende inevitabilmente dall’idea che ho in mente. Sperimentale: talvolta non mi limito all’uso del colore, ma anche di altri elementi non direttamente riconducibili alla pittura, per esempio legno, polvere, terra, pietre, colla, talco, ecc.

D: Come stai improntando la tua ricerca creativa per il 2020?
R: Per il 2020 sto cercando di proseguire, approfondire e consolidare il percorso già intrapreso, portando quei tre elementi menzionati in precedenza, quali gesto, materia e sperimentazione ad una maggiore sintesi. Oltre a questo cerco di migliorare costantemente la mia creatività, osservando come cambia e come si adatta ciò che mi circonda e ascoltando il linguaggio espressivo delle persone, linguaggio che può essere verbale ma anche gestuale. Raccolgo tutte queste sensazioni e cerco di riportarle su tela cercando di esprimere al meglio le percezioni che mi hanno portato a creare un’emozione su tela.

 

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