OTTAVIO MAZZA

Biografia di Ottavio Mazza

Ottavio Mazza nasce a Napoli il 22 luglio 1994. Attualmente vive a Siviglia dove inizia ad imparare le basi della pittura ad olio, grazie alla conoscenza di un pittore del posto, che lo prese in simpatia dandogli la possibilità di osservarlo all’opera; ed è lì, in quella stanza piena di quadri raffiguranti donne nude, donne incrociate per strada, amori passati, amori indelebili, amici e animali, che Ottavio scopre una realtà di un mondo che egli poteva solo immaginare.

 

CONTATTI

 

INTERVISTA ALL’ARTISTA – a cura di Elena Gollini

D: Come definiresti il tuo stile espressivo usando 3 parole chiave e motivandole;
R: Libero, energetico, combinato.
Libero – Libero è colui che si accorge di aver sbagliato soltanto dopo averlo fatto. Li ascolti e ti accorgi che sono in competizione con il loro ego. Come unico obiettivo hanno quello di imparare una lezione sulla tua pelle affidandoti ai loro consigli sbagliati, caricati sulla punta della lingua, pronti ad essere sparati contro di te.
Energetico – Nelle mie opere le linee che preferisco sono quelle fatte con forza, fluidità, gestualità. Non me ne servono molte per appagare il mio senso d’arte.
Combinato – Penso che l’arte sia creazione, immaginazione, emozione, l’insieme di oggetti apparentemente banali e fine a se stessi può darne vita.

D: Una tua riflessione sul concetto di ispirazione creativa;
R: L’ispirazione creativa la immagino come una chiamata nel mezzo di una cena con parenti noiosi, mentre con le mani cerco di dar forma ad un tovagliolo di carta trasformandolo in un fiore, il più delle volte un tulipano, che morirà lì sul tavolo travolto da un cameriere che sa fare bene il suo lavoro. O quando per sbaglio rompo una molletta per stendere i panni e provando ad aggiustarla scopro che potrei darle nuova forma, intanto il telefono continua a squillare, quello che potrei fare è far finta di niente o almeno memorizzare il numero.

D: Come stai improntando la tua ricerca artistica in questo anno?
R: Quest’anno ho intenzione di concentrarmi nella ricerca e creazione di un’arte che mi estranei dal passato. L’artista deve creare in continuazione, lasciandosi colpire da ciò che osserva attentamente.

 

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