FABRIZIO PUCCETTI DEDICA UN NUOVO PROGETTO ARTISTICO ALLA GENIALITÀ INTRIGANTE ED ENIGMATICA DI CARAVAGGIO

Il pittore Fabrizio Puccetti ha deciso di celebrare simbolicamente la straordinaria figura di Caravaggio con un progetto artistico curato dalla dottoressa Elena Gollini, che a tal proposito ha commentato: “Accogliendo subito con positività autentica la mia proposta, in merito a questo nuovo prestigioso progetto artistico, Fabrizio ha dimostrato di apprezzare questo accostamento altisonante con uno dei mostri sacri della storia dell’arte universale, che con la sua pittura ha squarciato il muro del tempo e dello spazio e si è reso genio assoluto, immortale e imperituro. Il senso di eternità sferzante e prorompente, che scaturisce dalla produzione caravaggesca è senza dubbio di eccellente ed eccelso valore anche ai nostri giorni, così come lo sarà in futuro, tramandato nel ricordo commemorativo, anche attraverso progetti sviluppati nella scia, proprio come questo, dove la pittura di Fabrizio viene amalgamata agli scritti incentrati sul racconto narrativo e descrittivo della vita di Caravaggio e del suo operato artistico, nonché sull’approfondimento critico e analitico delle opere e sul commento valutativo delle vicende, che ancora restano avvolte da un’aurea indefinita e indefinibile di misteriosa sospensione”. Ancora la dottoressa Gollini ha proseguito affermando e sottolineando: “Fabrizio ci aiuta a dare voce a una narrazione stimolante e interessante, arricchendola con le sue opere, che a loro volta si fondono e diventano un tutt’uno, un unicum coeso con gli scritti e i contenuti descrittivi. L’arte di Caravaggio, destinata a rendersi eterea nella sua sublimazione solenne e suprema, ci guida e ci conduce in una dimensione sorprendente e stupefacente, ci porta dentro un oblio di pensiero tra sogno e realtà, tra reale e fantasioso, perché ci offre una visione capace di alimentare e animare le sensazioni e le percezioni consce e inconsce, di scavare dentro e di superare e valicare quelle barriere formali rigide e rigorose, tramite una contaminazione speciale mai prima proposta e vista nel mondo dell’arte. Questa visione di teatralità innovativa e anticonformista, così audacemente temeraria, viene sentita e recepita anche da Fabrizio, che a sua volta trascende dai canoni dottrinali più tradizionalisti e cerca invece una chiave di accesso indipendente e alternativa, per dare vita a una propria identificabilità subito riconoscibile e rendersi artefice e fautore di un percorso evolutivo in nome di uno spessore contenutistico emotivamente incontaminato e inviolato”.

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